Nel corso del MEI 2008 è nata “La Rete dei Festival”, associazione che contribuisce a tutelare e favorire lo sviluppo dei Festival per Musica emergente in Italia.
In questo periodo di crisi, che ha visto la chiusura di molti Festival medio-piccoli oltre ad aver ridimensionato pesantemente quelli medi e più grandi, si rende necessaria la costruzione di una rete che, raccogliendo le esigenze, gli entusiasmi e le difficoltà di numerose realtà presente in tutta Italia, faccia da referente e da interfaccia per tutto il settore.
I festival dedicati alla musica emergente ormai rappresentano uno degli strumenti migliori a disposizione degli addetti ai lavori e degli artisti stessi per dare un impulso e una spinta al rinnovamento del sistema e delle musica in Italia. La Rete dei Festival esiste proprio per fornire linee guida, know how, e strumenti in grado di professionalizzare e rendere i nostri Festival.
Nuova struttura organizzativa e nuove disposizione per l’anno 2017:
PREMESSE
In vista della partenza ufficiale della stagione 2017 della Rete, e contestualmente della nuova campagna adesioni, abbiamo deciso di rimettere mano alla struttura e all’organizzazione interna, ampliando ancora di più il concetto di condivisione e circolarità che ha rappresentato un punto cruciale della stagione 2016, la prima che mi ha visto al coordinamento.
Ci siamo posti come obiettivi fondamentali del nuovo anno i seguenti punti:
- Stimolare il confronto, unico modo per rafforzare insieme le singole potenzialità
- Stimolare la circolarità degli artisti
- Coordinamento delle date sui territori (per evitare di sovrapporsi con eventi simili)
- Formazione (come dovere morale): sostenere lo sviluppo delle nuove generazioni di musicisti, ma anche di operatori deve essere il centro morale del nostro lavoro. Combattere la caotica instabilità dell’ambiente e il pressapochismo di chi si improvvisa operatore del settore, attraverso l’insegnamento.
- Trovare il modo di inserire in ogni festival aderente un momento formativo, gestito autonomamente o usufruendo dei format interni alla Rete
- Conferenze e workshop su tematiche sensibili
- Postazioni di ascolto e consulenza (Campus Mei)
A seguito della riunione organizzativa dell’11 novembre scorso, alla quale hanno partecipato molti tra gli aderenti dell’anno 2016, si è deciso quanto segue.
OPERATIVITÀ
Di seguito la proposta strutturale e operativa per l’anno 2017
- Nuovo assetto strutturale: resteranno il Portavoce e il Responsabile Organizzativo e si baserà su un gruppo di referenti regionali/territoriali, più una serie di collaboratori stretti (che faranno riferimento a Francesco Galassi). La scelta dei referenti è stata fatta sulla base dei rapporti professionali intercorsi durante e precedentemente il 2016. In sostanza il primo gruppo di referenti è stato individuato tra figure che hanno già avuto modo di lavorare insieme in passato, questo per facilitare la sperimentazione di questa soluzione.
Per semplificare le interazioni tra i referenti sarà creato un gruppo Facebook per lo scambio veloce delle informazioni e il confronto (soluzione più semplice e alla portata di tutti rispetto ad un software di gestione del lavoro).
Nuova Struttura:
- Giordano Sangiorgi – portavoce nazionale e responsabile per l’Emilia Romagna
- Con il supporto di Marco Bartolini e Cinzia Magnani
- Francesco Galassi (Lazio) – responsabile organizzativo e responsabile per il Lazio
Referenti regionali/territoriali
- Roberto Grossi (Liguria)
- Daniele Citriniti (Piemonte / Valle d’Aosta)
- Guido de Beden (Friuli, Venezia – Giulia / Veneto / Trentino)
- Con il supporto di Michele Lionello
- Davide Catinari (Sardegna)
- Max Magaldi / Giuseppe Fontanella (Campania)
- Giuseppe Marasco (Calabria e Sicilia)
- Michele Scuffiotti / Riccardo Zammarchi (Toscana e Umbria)
- Con il supporto di Matteo Parenti
- Stefano Speranza (Puglia)
- Ugo Vivone / Giulio Mantella (Lombardia)
- Con il supporto di Pierre Idà Lojercio e Lisa Gottardo
- Ermanno Croce (Marche / Abruzzo / Molise)
- Nicola Bonamassa (Basilicata)
Ogni referente si occuperà anche di zone limitrofe non coperte da altri, come indicato.
Enrico Deregibus sarà assistente alla comunicazione.
Il direttivo si occuperà di attuare le attività della Rete dei Festival, i referenti avranno autonomia nelle loro zone per realizzare iniziative a nome e per conto della Rete e dovranno/potranno:
- Essere un punto di riferimento per gli aderenti della propria regione
- Fare da ponte tra gli aderenti della propria regione e le attività della Rete
- Trovare e segnalare realtà locali, invitandole ad aderire e partecipare alle attività
- Realizzare incontri e riunioni di confronto tra le realtà
- Realizzare progetti e bandi pubblici regionali con il sostegno della Rete dei Festival in qualità di partner
- Coordinare eventuali iniziative a livello regionale
- Relazionarsi, in rete, con i responsabili delle altre regioni per iniziative, scambi, progetti ecc
L’attività del direttivo si svolgerà attraverso riunione operative e di aggiornamento periodiche via Skype.
- Reimpostazione dell’offerta per gli aderenti: l’adesione alla Rete si configura nell’ottica di entrare a far parte di un contenitore ricco di opportunità derivanti soprattutto dall’interazione con altre realtà a livello nazionale, è questo il vantaggio maggiore di aderire alla Rete dei Festival
- Comunicazione di base: 2 inserimenti in newsletter di cui 1 dedicata, 4 post Facebook da Rete dei Festival e Mei programmati secondo le necessità del festival.
[Tutte le comunicazioni da rilanciare dovranno pervenire attraverso un form dedicato interno al sito www.retedeifestival.it ]
- Pacchetti aggiuntivi: stiamo tentando di avviare una partnership ufficiale ed esclusiva con un ufficio stampa che collabora già con noi, con sconti per gli aderenti
- Band al Mei: il Mei diventerà la vetrina nazionale dei migliori artisti provenienti dai festival. Ogni festival potrà proporre un artista o band, che potrà suonare previa selezione da parte di un comitato interno al direttivo della Rete.
- Possibilità per ogni festival di avere un rappresentante della Rete in giuria, a fronte della copertura delle sole spese di viaggio e alloggio
- Possibilità di realizzare seminari e workshop per i giovani musicisti a fronte della copertura delle sole spese di viaggio, alloggio e un gettone di presenza minimo e forfettario. I pacchetti formativi saranno offerti da Adastra (assadastra.org) e Mei attraverso seminari e postazioni d’ascolto (Campus Mei).
- Possibilità di ospitare le iniziative della Rete, come #cambiamomusica (percorso di incontri nei diversi territori, con operatori del settore, sul tema dello sviluppo e del sostegno della musica live) e Super Mei Circus (circuito di giovani artisti e band under 35)
- Possibilità di usufruire del nome e del peso della Rete dei Festival per la partecipazione a bandi pubblici e privati, previo accordo specifico e condiviso con gli organi di coordinamento
- Possibilità di partecipare ai progetti realizzati dalla Rete e dai singoli aderenti, per favorire il dialogo e la collaborazione interna
- Un referente interlocutore unico, a disposizione quotidianamente, Francesco Galassi, quale punto di riferimento per le attività generali
- ExitWell Magazine (nella sua versione web, soprattutto) sarà organo di diffusione ufficiale delle attività della Rete e di tutti i festival, con i quali si potranno stabilire, a richiesta, media partnership dedicate
- Tra le attività comuni la Rete si impegna a:
- stabilire una connessione con SIAE e altri istituti di raccolta diritti connessi secondari, per sgravi economici relativi all’attività live dei festival
- stabilire partnership e rapporti di scambio con realtà a livello nazionale, favorevoli per tutti gli aderenti
- approfondire rapporti istituzionali già avviati (come ad esempio quello con il Mibact, che ha portato a diverse audizioni durante l’anno 2016)
- portare l’esperienza e la presenza dei festival all’interno di fiere, convegni e momenti di incontro e condivisione di esperienze, durante i quali possono essere coinvolti alcuni aderenti
La quote di adesione saranno di due tipi:
- BASE: €100,00/anno
- SOSTENITORE: €250,00/anno (per chi volesse sostenere con uno sforzo economico in più le attività associative)
Tutti i soggetti coinvolti sono tenuti al pagamento della quota associativa.
Per i soggetti che rappresentano più di un festival la quota è di €100,00 per il primo e €50,00 per gli altri.
- Comunicazione: sarà attivato un sito web dedicato (retedeifestival.it) che diventerà il punto di riferimento per le comunicazioni, le news e le attività.
La comunicazione formale tra la Rete e gli aderenti avverrà attraverso due indirizzi mail specifici:
- segreteria@retedeifestival.it
per quanto riguarda tutte le attività amministrative, il pagamento delle quote e le relative ricevute. - comunicazione@retedeifestival.it
per l’invio di tutto il materiale utile alla comunicazione relativa agli aderenti, per realizzare news, post e newsletter
Per semplificare l’invio di materiale verranno predisposti dei form dedicati sul sito della Rete dei Festival.
CONCLUSIONI
I principi fondanti di questo nuovo anno saranno i medesimi di quello che sta per terminare e che vi riporto di seguito.
Perché aderire alla Rete dei Festival?
Perché l’unione fa la forza.
Il percorso avviato nel febbraio 2015, con gli Stati Generali della Nuova Musica, 11 tavoli di discussione coordinati da Tiziana Barillà (Left) con il supporto di Francesco Galassi (ExitWell/Rete dei Festival) e la presenza della Senatrice Elena Ferrara (coordinatrice del gruppo interparlamentare per la musica) e l’On. Francesca Bonomo (per approfondimenti http://goo.gl/lixss2), ai quali ha fatto seguito il progetto itinerante #Cambiamomusica, che si propone di individuare criticità e proposte innovative e di sviluppo direttamente nei territori e nei contesti in cui si cerca di fare cultura musicale, e che ad oggi ha toccato cinque tappe in altrettanti festival italiani, ha stimolato due importanti iniziative: l’affidamento da parte del Mibact dell’organizzazione della Festa della Musica 2016 (lo scorso giugno a Mantova) al Mei, ed il coinvolgimento dei maggiori esponenti della filiera musicale nella discussione legata alla nuova legge sulla musica e lo spettacolo dal vivo che il governo ha appena avviato.
Interagire con le istituzione per far sentire la voce di tutti, più siamo più la nostra voce è forte.
Perché creiamo possibilità di sviluppo per i giovani musicisti che voi supportate e premiate.
Stiamo lavorando perché il Super Mei Circus diventi il più grande circuito di giovani musicisti under 35 d’Italia, musicisti veri, che facciano della dimensione live il loro punto di forza, che si differenzino per atteggiamento e attitudine dagli interpreti prodotti dal sistema televisivo e mainstream. Il processo è già in atto, con decine di artisti che stiamo portando in giro per l’Italia, un processo avviato nel giugno scorso con i “1000 giovani per la Festa della Musica di Mantova” (in collaborazione con il Mibact), con partnership dedicate come quella con l’Arci o come quella con l’1MNext (contest del Primo Maggio Roma dedicato agli emergenti) e con nuove collaborazioni alle quali stiamo lavorando e che faranno del Super Mei Circus il contenitore della migliore musica nuova del Paese.
Perché vogliamo che le nuove generazioni di musicisti crescano consapevoli e sappiano affrontare il mercato.
Sviluppare una rete di formazione dedicata ai giovani musicisti per dar loro le basi necessarie ad affrontare i propri progetti musicali deve essere il fulcro della nostra attività. Stimolare la curiosità e la coscienza musicale e culturale nei giovani attraverso seminari e workshop che stiamo avviando, un nuovo percorso che abbiamo inaugurato durante l’edizione 2016 del Mei con una due giorni di formazione coordinata da Adastra – acceleratore musicale e realizzata in collaborazione con Fabrizio Galassi, QuadriProject e la cooperativa Esibirsi e che vogliamo portare in giro per l’Italia con prezzi scontati per gli aderenti alla Rete, convogliando all’interno dell’iniziativa anche tutte le professionalità che la Rete ci mette a disposizione.
Perché il reciproco scambio di esperienze è il segreto per diventare sempre più forti.
Quello che stiamo creando insieme è un percorso del tutto nuovo per la Rete, fatto di interazioni e scambi, un contenitore vivo e attivo nel reciproco sostegno e nella valorizzazione delle potenzialità personali di ognuno, in cui chi ha la voglia e lo spirito di condividere il suo lavoro e le sue idee con gli altri trova un terreno fertile.
È stato bello vedere come progetti interessanti abbiano attirato e coinvolto altri aderenti con la volontà di crescere insieme. Portiamo l’esempio della rassegna EdicolAcustica di Grosseto, per la quale diversi festival hanno manifestato l’interesse a contribuire per renderla itinerante, ma anche festival di maggiore longevità come il Karel di Cagliari, che ha aperto le porte ad una selezione di festival aderenti mettendo loro a disposizione alcuni palchi. E ancora il campus internazionale IME, propenso ad accogliere seminari e masterclass realizzate dai festival aderenti. Sono solo alcuni esempi del circuito virtuoso che si sta creando all’interno di quello che pian piano si sta trasformando in un progetto comune e condiviso.
All’interno della Rete troviamo peraltro eccellenze quali Voci per la Libertà, unico festival interamente dedicato al tema dei diritti umani, il premio Folk nuove Generazioni e la Rete della canzone d’autore di Enrico Deregibus.
Giordano Sangiorgi
Francesco Galassi
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