E’ “The fifth State” il nuovo disco dei King Suffy Generator – (I dischi del minollo / Audioglobe)
Le note dell’ultimo lavoro dei King Suffy Generator, ispirato alle opere del pittore e scultore Giorgio da Valeggia, sono una riflessione sul passaggio dal Quarto Stato di Pellizza da Volpedo al Quinto Stato, un processo che ha portato l’uomo da essere una forza motrice per il cambiamento della società a diventarne invece una vittima inerme. “L’uomo moderno– dichiara la band -è oramai svuotato dei suoi aspetti più umani, ma sempre impegnato a ricercare se stesso e il suo posto nel mondo, unico modo per tornare alle origini e alla semplicità, liberandosi così dalle oppressioni che lui stesso ha creato.” The Fifth State riesce ad alternare tensione e calma, rabbia e speranza, creando un composto psichedelico di hard rock, progressive e post rock dove la ricerca del suono unisce indissolubilmente alla varietà delle strutture ritmiche. La carica emotiva e le diverse atmosfere dell’album ricordano quindi il precario e mai costante equilibrio tra le molteplici anime dell’uomo del entiduesimo Secolo.
Biografia
King Suffy Generator è un progetto strumentale che nasce nel 2005 dalle ceneri dei Phonoramas e MSR.
Dopo aver pubblicato per Crise Records un primo EP di stampo spiccatamente surf con influenze elettroniche e psichedeliche (Psychosurf EP, 2007), si muovono verso sonorità più circolari, progressive e post-rock. Nel disco d’esordio “60 minutes circle” (Escape from Today, 2009), la band era formata da Walter Magri al basso, Dario Bandini e Stefano Cuccovillo alle chitarre e synth, Alberto Grossetti alla batteria e Daniele Tori al sax e chitarra, ai quali si aggiunge Davide Merlino al vibrafono, percussioni e seconda batteria. In questo periodo vengono selezionati nel circuitoItalia Wave e si esibiscono a Sesto Fiorentino sul main stage con CSS, Mika e Kaiser Chiefs. Segue un’intensa attività live nei principali club del nord Italiae partecipano, tra gli altri, a Spaziale festival, OK Fest, Lerse Rock Festival, Creature e Tago Mago, condividendo il palco con Giardini di Mirò, ZU, Bologna Violenta, Rudy Protrudi, Fuh, Fuzz Orchestra, Aucan, Ray Daytona e altri. Nel 2011 registrano il secondo disco “Illusion of a Perfect Path” (autoprodotto, 2013).
Dopo un cambio di formazione che ha visto subentrare Francesco Pagano al basso, registrano il loro terzo disco “The Fifth State”. La band mescola suoni diversi a partire dal rock anni 60-70, dalla psichedelia e dal post-rock, cercando di evitare qualsiasi tipo di affiliazione a una scena o di tendenza, sostenendo la creatività dei suoi membri che proviene dal loro variegatp background musicale e culturale.