Levante, “Alfonso” è il singolo che anticipa l’album “Manuale di Distruzione”
UPDATE: Ecco il video ufficiale di “Alfonso”
LEVANTE è la prima cantautrice targata INRI: chitarra acustica in spalla, fogli scarabocchiati tutt’attorno: una figura fiera che cammina a testa alta per le strade di Torino, pronta ad incantarci con melodie fresche e piacevoli, cornici di testi che se si potessero leccare lascerebbero un’ insospettabile impronta amara.
ALFONSO si può acquistare sullo store Bandcamp di INRI.
ALFONSO è il primo singolo di Levante e anticipa l’album d’esordio “MANUALE DISTRUZIONE” in uscita per l’etichetta INRI il prossimo 2 ottobre, un progetto fortemente voluto da Davide “Anti Anti” Pavanello fondatore della label indipendente torinese e realizzato a quattro mani con Bianco, amico e collega che l’ ha accompagnata nella produzione del suo primo lavoro solista. ALFONSO è la cronaca di una festa grottesca in cui si fanno i conti con tutta la solitudine del mondo: scarpe scomode e un vestito d’insofferenza indossati insieme ad un sorriso beffardo a nascondere il labiale della frase che tutti quanti avremmo voluto urlare a squarciagola almeno una volta nella vita.
Cresciuta ascoltando le grandi voci internazionali di Janis Joplin, Tori Amos, Alanis Morisette ma anche delle nostrane Meg e Cristina Donà, Levante ama raccontare delle cose semplici in modo limpido intessendo con grazia un tappeto di suoni, immagini e parole dove viene voglia di sedersi e farsi cullare storia dopo storia.
Il suo nome lo deve agli odori e al calore della terra che porta nel cuore, ad un passato che spesso manipola in musica per affondarvi con voce fresca e limpida parole profonde che sembrano quasi intagliate nel cedro.
http://inritorino.com/levante
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http://www.youtube.com/user/clantante
BIO
Levante è come le sue melodie: un carezzevole vento d’estate pronto ad esplodere all’improvviso in violenti temporali, gli occhi sempre fissi al sole alto nel cielo.
Nasce nel 1987 a Caltagirone in provincia di Catania. La musica da sempre è il baricentro della sua vita: ad undici anni ha iniziato a scrivere i primi testi, ispirati da semplici melodie che riusciva a comporre con la chitarra. “Era davvero un diario segreto per me la musica e a volte lasciavo che qualche fidato membro della famiglia lo leggesse ed è così che a casa si accorsero di me, di quella passione che, forse, stava cercando un modo per proporsi al pubblico”.
Inizia così una lunga trafila di provini e audizioni dove le sue canzoni arrivano sino a Teddy Reno che le
definisce insolitamente profonde per una ragazza di appena tredici anni.
Un nuovo soffio di vento la porta a Torino dove può alimentare la sua sete di musica confrontandosi con la
composita realtà artistica della città. Nel 2001 partecipa all “Hit festival Saint Vincent”, divenendo presto
presenza abituale delle rassegne dell’hinterland come il “Senza Etichetta”, dove viene notata dal produttore
Andrea Casamento e dove getta le basi per il suo primo contratto discografico firmato con la A&A Recordings Publishing e l’ Atollo Records di Ivan Russo. Il 2009 è l’anno del singolo “Troppo Diva” pezzo scelto come sigla iniziale di un importante evento itinerante, “Festival Show”, che la vedrà sui palchi del Veneto e della bassa Lombardia insieme alle Effemeridi. Tuttavia, nonostante i primi successi, la voglia è quella di trovare una strada tutta sua e intraprendere un nuovo percorso di crescita artistica e personale partendo per Leeds con la chitarra in mano e nel cassetto un nuovo progetto tutto in inglese per dare sfogo alle emozioni con un diverso slancio e maggiore consapevolezza, abbracciando il pubblico diel rock cantautoriale d’oltremanica. Forte dell’accresciuto bagaglio musicale torna a Torino dove nel 2011 incontra Davide “Anti Anti” Pavanello che s’innamora della ballata “La scatola blu”: tutto il resto è “Manuale Distruzione”.