Quadri Project #2
La rubrica dedicata ai consigli per gli artisti emergenti: ecco come realizzare una cover
Le regole di una buona cover per iniziare
Quante sono le band e gli artisti che hanno iniziato la loro esperienza musicale interpretando una cover? E quanti sono i grandi che non rinunciano ad apportare a brani di altri artisti un tocco tutto personale, perché magari quel pezzo ha un significato importante nella loro vita?
Questo per dirvi che se all’inizio l’ispirazione non vi porterà subito dei pezzi originali e interamente vostri, la cover è un buon modo per esercitarsi e per mettere alla prova le proprie capacità: può diventare l’occasione giusta per cogliere ciò che sapete fare e cosa no, e allora avrete il desiderio di migliorarvi, di lavorarci…e crescerete come musicisti.
La stessa scelta delle cover potrà aiutarvi a capire alcune cose sull’identità del vostro gruppo, come il genere che vi è più affine o che vi coinvolge maggiormente, ciascun membro del gruppo impara a capire su cosa deve lavorare di più e se quel tipo di band è affine alle sue capacità e gusti…. Insomma cominciare con le cover può sicuramente aiutarvi a capire chi siete e chi volete essere come band o artista.
Una cover per una band più rivelarsi anche come qualcosa di molto duro: certo è allettante tirare fuori la propria versione di un pezzo noto, ma se non lo fai bene puoi davvero far del male alla tua band oltre che far addormentare il tuo pubblico, se non costringerlo ad alzare i tacchi. Ecco allora di seguito qualche accorgimento da seguire per realizzare una cover fatta al meglio!
1.Nessuna cover ironica. Per capirci bene: Se siete amanti della Pop music, è una buona idea ad esempio realizzare la cover di “Since You’ve Been Gone” di Kelly Clarkson (12.000.000 di visualizzazioni youtube) se si è capaci di riprodurre tutto il suo arrangiamento in modo genuino realizzando qualcosa di meraviglioso. Ma se siete una band punk e volete scherzare realizzando una canzone pop allora lasciate stare: una cover si basa sulla musica, e non è uno scherzo.
2. Non fare cover di artisti che vi somiglino. A meno che non desideriate diventare una Tribute band, compiere quest’operazione non andrà a vostro vantaggio: si inizieranno a creare confronti nel tentativo disperato di cercare somiglianze. Meglio lasciar stare.
3. Lavorare attraverso i propri mezzi: Se non è possibile replicare allo stesso modo il solo di chitarra di Heartbreaker dei Led Zeppelin, allora diciamo che quella non è la cosa che almeno adesso dovreste suonare. Assicuratevi di scegliere una canzone che riusciate ad eseguire in modo naturale e professionale, e si adatti quindi a quelle che sono le vostre possibilità e abilità musicali. E ovviamente se non ci riuscite oggi, non vuol dire che non ci riuscirete domani: il segreto dei grandi è sempre la pratica.
4. Rompere i clichè: cercate di proporre delle cover di canzoni che si ascoltano meno o che siano meno note, e non canzoni che si ascoltano alla radio miriadi di volte. Questo vi aiuterà a fare la differenza, e a concentrare l’attenzione su di voi.
5. Aggiungere sempre qualcosa di nuovo alla cover della canzone scelta: potrebbe essere qualcosa che avete scritto secondo il vostro stile, o da eseguire alla vostra maniera. Le grandi band riescono a realizzare la cover di una canzone proponendo un sound decisamente originale. Certo, la melodia è sempre quella, ma il segreto è saper apportare dei giusti cambiamenti agli accordi, al tempo… lavorarci fino a quando quel materiale diventa qualcosa che nasce anche da voi, che vive un po’ anche della vostra aria e della vostra mano.
Per Suggerimenti o domande i miei contatti sono:
alberto@quadriproject.com