12 canzoni/storie, spesso autobiografiche, in cui l’artista torinese canta di amore e morte, di crisi e felicità che, mescolandosi tra di loro, danno vita ad una cruda ma ironica rappresentazione della realtà quotidiana.
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Turbolento è il secondo album dei Mondo Naif. Il suono ruvido e roccioso delle chitarre si risolve in mari di quiete. I testi richiamano le atmosfere oniriche dell’allucinazione affrontando i temi del sogno lucido, dell’abisso e della negazione, in un disco che è (perché vuole essere) duale. Le parole le capite perché sono in italiano. Prodotto, registrato e miscelato presso il GrooveStudio di Casale Sul Sile (TV) da Capitan Tommaso Mantelli, il lavoro è impreziosito dalla partecipazione di turboSergio Zags Pomante (Captain Mantell) che ha cavalcato il vento a bordo del suo sax in Aquilone, turboNicola Manzan (Bologna Violenta) che con le frecce dei suoi archi ha reso l’Inferno di Belfagor un posto più bervista, turboAlberto Piccolo (Glincolti) che impugnando la sua chitarra ha introdotto il flamentico mondo degli Inferi in Vexilla Regis Prodeunt Inferni e ci ha reso uomini liberi con gli assoli di NonTempo e Niente. Turbolento uscirà in Cd e free download il 19 gennaio 2015 per Dischi Bervisti assieme a Dreamin Gorilla Rec e Go Down Records.
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“…’I Piedi sul Cruscotto’ nasce guardando i segni lasciati, tanti anni fa, da qualcuno che poggiava sempre i piedi sul cruscotto della mia auto”.
Quella posizione informale, confidenziale e da ascolto; l’atteggiamento ideale nel quale “Scarda” immagina gli ascoltatori della sua opera prima.
E’ l’automobile il luogo più giusto per ascoltare “I Piedi sul cruscotto”; la macchina è “quotidianità” e queste canzoni parlano di questo: di persone normali alle prese con vite normali, personaggi che vengono dipinti dal di dentro con uno sfondo talvolta paesano, talvolta urbano, ma in ogni caso “popolare”.
E’ un disco descrittivo; Scarda è una sorta di scrittore, inventa storie e le incastra in una griglia di versi, strofe, ponti e ritornelli.
“Cumbo” è il disco d’esordio dell’omonimo cantautore in uscita per Pagina 3/FarmStudioFactory, che arriva oggi nei negozi di dischi. Un percorso decisamente unico quello dell’artista di Città di Castello, che ha iniziato a comporre canzoni dopo i quarant’anni per arrivare a pubblicare questo primo lavoro in cui si fondono la migliore tradizione cantautorale italiana e d’oltreoceano, con la produzione artistica di Matteo Carbone (già al lavoro con Paolo Benvegnù per il recente “Earth Hotel”).
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Dopo il successo di “Amatoriale Italia”, i Luminal hanno terminato le registrazioni del nuovo album, sempre basso, batteria e voce, prodotto da Daniele “ilmafio” Tortora.
Ecco cosa scrivono sulla loro pagina facebook:
“Abbiamo finito di registrare il nuovo disco.
Abbiamo sperato che qualcuno di noi morisse durante le registrazioni per mitizzare l’uscita ma nessuno di noi ha avuto un attacco di cuore. Purtroppo.
La frase che abbiamo ripetuto di più in queste ultime settimane è stata: “Che schifo.”
Mafio al mixer registra, mixa e danza, e vederlo all’opera è un vero spettacolo. Grazie a tutti quelli che ci sono venuti a trovare. E che sono scappati dopo dieci minuti. Siamo felici. Abbiamo fatto tutto quello che volevamo.
Speriamo di offendere molte persone.”
Saranno in tour da marzo 2015.
Questo primo lavoro della band vuol essere uno spaccato di ciò che è oggi il Paese in cui viviamo, dove tutto deve essere social, ostentato e possibilmente deformato, anche solo per esistere
Da oggi disponibile in formato fisico e digitale
su Bandcamp!
http://freddocane.bandcamp.com
Presentazione live il 27 dicembre
al Joe Koala di Osio Sopra (BG)
Psychovox è un trio alternative-rock nato nella primavera 2004 nell’industrializzata brianza, in provincia di Lecco.
Nel primo anno registrano una demo e partecipano al concorso Jestrai Rock arrivando al secondo posto. Nel 2005 autoproducono l’EP “La luce non ha ombre” registrato da Marco Bonanomi.
V4V-Records è orgogliosa di presentare il primo lavoro degli Auden, storica band di culto dei circuiti emo-core diy di fine anni ’90 e inizio 2000. A distanza di oltre 15 anni dalla nascita del gruppo, Some Reckonings conferma le passioni di una generazione cresciuta a distorsioni e sentimento e si presenta come un album genuino ed improvviso con una gestazione naturale ed urgente. Non una reunion ma un punto di inizio alla volta del futuro.