
I We Are Waves sono un gruppo italiano, originario di Torino, di musica new wave contaminata da elettronica moderna. Il loro live è uno dei più belli e potenti che mi sia capitato di vedere, soprattutto per la loro capacità di ancorare al presente un certo immaginario tipico degli anni ’80.
Ho scambiato quattro chiacchiere con Viax, voce e chitarra della band:
Cominciamo proprio dall’inizio: il vostro nome, We are waves. Oltre al chiaro riferimento a un genere musicale che vi è molto caro, che cos’è, per voi, l’onda?
E’ una specie di metafora di noi stessi, noi esseri umani intendo. Viviamo costantemente in bilico tra fragilità ed entusiasmo, meravigliosi slanci e rovinose cadute, condannati a infrangerci contro lo scoglio di turno e nuovamente pronti a rialzarci, e via così in questa danza infinita. E’ una cosa che, guardando il mare, mi è sempre saltata in mente. E’ uno dei motivi per cui mi piace guardarlo.
Tra i vostri lavori più recenti ci sono Promises, lp uscito nel maggio 2015 e Promixes, ep che contiene la rielaborazione in chiave elettronica e distorta di alcuni vostri brani. Come è stato rimettere le mani e gli strumenti sui vostri pezzi? E’ più facile rispetto a lavorare, ad esempio, su una cover?
Direi di no, ha lo stesso grado di complessità, anche perché nel caso di Promixes si è trattato praticamente di realizzare cover di noi stessi, per cui il concetto era molto simile. E’ stato molto divertente, e anche liberatorio da un certo punto di vista, perché ci ha permesso di sganciarci da alcuni cliché e strutture che per forza di cose nei brani di Promises erano piuttosto fisse. Leggi tutto →