La recensione di Marcello Zinno, direttore di Rockgarage.it: oggi con Il fieno e il loro album “I vivi”
Il quartetto Il Fieno giunge al primo vero full-lenght, dopo due EP precedentemente distribuiti. Il titolo è I Vivi e pur presentandosi come un lavoro new wave in realtà ci sembra più affine ad un album indie rock contaminato in parte dalle sonorità appunto wave; le linee vocali suonano molto alternative e attecchiscono su chi mastica rock anni ’10: ritmi trascinanti, giochi di chitarre a metà strada tra pattern e arrangiamenti, chorus di ampio respiro. Il citato “cantautorato elettronico” viene fuori in alcuni frangenti (Il Ragazzo Che Cadde Sulla Terra, classica anthem melanconica da hypster) ma non è il solo stile canoro affrontato da questo lavoro, infatti già con la successiva Maelstrom (puro indie rock britannico) la grinta viene maggiormente fuori. Sembra quasi un’altalena di ambientazioni che restano fedeli all’indie, nel senso ampio del termine, ma spingono ora sull’acceleratore e ora sul freno, cercando di risultare emotivi e razionali a puntate.