
Di ritorno dai banchetti pasquali mi ritrovo, grazie agli amici del MEI, a un inaspettato tête-à-tête con il Duca Bianco. Gli amici e colleghi di Faenza hanno, infatti, organizzato in concomitanza con il record Store Day una serie di giornate in ricordo di David Bowie nel corso del mese di Aprile. Gli eventi, così come presentanti, sul programma appaiono a dir poco invitanti e per nulla apologetici. Bisogna ammetterlo. E siccome anch’io, il vostro DOC, sono pur sempre un membro dell’allegra famiglia del MEI, ho pensato di aderire elasticamente e in maniera eclettica all’iniziativa. E anziché proporvi un articolo – sul tema avevo già avuto occasione di esprimermi qualche mese fa – ho convogliato le mie energie sull’altra delle mie grandi passioni professionali, la fotografia. Ho spulciato nei miei archivi digitali e ho trovato qualche scatto. Poi ho pensato di realizzarne alcuni per l’occasione. Il risultato è una serie di fotografie in b&w “anticate” che immortalano schegge del Duca nel mio quotidiano: ecco quindi i manifesti di Bowie a Parigi, mia seconda casa, e una serie di ritratti “casalinghi” realizzati utilizzando vecchi LP prestati dagli amici milanesi del negozio Rossetti Records & Books (uno degli scatti, il secondo, è stato effettuato proprio nel negozio di Aron e Maurizio). Cinque cartoline “casalinghe” sonore, per l’appunto, forse intime, che mi hanno portato a chiamare la serie “David Homie”, come se il Duca fosse uno di casa. Et voilà!