AudioCoop promuove // Ecco nuovo clip di Vettori
Guarda ‘REPETITIVE WALK’, il nuovo videoclip di Vettori
La premiere sul magazine Rolling Stone: http://www.rollingstone.it/musica/news-musica/guarda-repetetive-walk-il-nuovo-video-di-vettori/2017-07-13/
Guarda il video su Youtube: https://youtu.be/cSOp_NrEbFA
Song Download: https://itunes.apple.com/us/album/repetitive-walk/id1255470806?i=1255470807
REPETITIVE WALK è il nuovo singolo realizzato dal cantautore elettronico VETTORI (Davide
Vettori), ispirato dalla partecipazione alla performance del walking-artist inglese Hamish Fulton avvenuta in chiusura della 56° Biennale di Venezia (2015). L’artista ha marciato per un’ora insieme ad oltre 200 volontari seguendo le direzioni della pavimentazione dello storico Palazzo Ducale (Venezia): la visione dall’alto dell’evento era quella di un movimento uniforme e preciso, mentre dall’interno della performance emergevano le differenti camminate e le identità personali dei partecipanti.
La canzone, prodotta dal dj Andrea Bertolini (già producer dei Motel Connection e del precedente singolo di Vettori ‘Primitivo’), si ispira all’idea di movimento ciclico e ripetuto, espresso con loop elettronici ed il testo ossessivo “tutto sembra fermo / tutto sembra in movimento”.
Come nel Panta Rei dove il filosofo Eraclito esprime il continuo scorrere e mutare di un fiume e di chi s’immerge nelle sue acque, anche la ‘camminata ripetuta’ può sembrare la medesima azione continua ma cela in sé i cambiamenti interiori della persona, minimi o palesi, i mutamenti delle circostanze esterne, del paesaggio e delle emozioni.
Il videoclip, diretto dal regista Michele Pastrello, ricrea uno scenario minimale: cinque personaggi socialmente differenti, subendo gli effetti di pastiglie ‘vettoriali’ come cavie in un esperimento medico, reagiscono alla musica in dualità tra stasi e movimento, tra quiete e delirio, in un progressivo crescendo e mescolamento tra realtà ed immaginazione. Prima inchiodati dal ruolo a loro imposto, poi lasciandosi liberi di esistere senza freni, infine nello smarrimento nato dalla coesistenza tra doveri e desideri, da libertà e prigionia.