Campus Mei: In-Formazione musicale // ”L’eleganza del disco”, la rubrica di Francesca Amodio: recensioni di “Supereroi” de Il Pan del Diavolo, e di “Servizio d’Ordine” degli Spartiti
A tre anni dal fortunatissimo “Folkrockaboom” è uscito a febbraio “Supereroi”, il nuovo disco dell’esplosivo duo palermitano Il Pan del Diavolo, al secolo Pietro Alessandro Alosi (voce, cassa, chitarra) e Gianluca Bartolo (chitarre, seconde voci), per l’etichetta La Tempesta Dischi.
Nomi più che illustri permeano la bellezza e la freschezza di questo disco che conferma lo stile oramai ben identificabile di questo duo originalissimo, da Piero Pelù, che ne ha co – prodotto una parte, ai Tre Allegri Ragazzi Morti, Vincenzo Vasi, fino all’ex Moltheni Umberto Maria Giardini.
Il folk – rock de Il Pan del Diavolo è intrigante ed accattivante, scritto benissimo e cantato meravigliosamente dalla voce intensa e scura di Pietro, carismatica e vigorosa. Il disco è pertanto un allettante mix di contemporaneità e un’eco lontana di mondi passati, con delle sonorità ritmate a cavallo fra il folk che fa da sottofondo ai duelli texani dei film western e le soluzioni più caratterizzanti del rock dei giorni nostri.
I testi sono trascinanti, freschi, entusiasmanti, mai banali, che vanno a sposare benissimo sonorità sempre diverse di brano in brano ma che comunque mantengono ben salda quell’identità rettamente costruita e che differenzia notevolmente ed amabilmente Il Pan del Diavolo dal restante tipo di proposta rock cantautorale attuale.
Tracce migliori: Qui e adesso, Gravità zero, Strisce
Voto: 8
Francesca Amodio
Spartiti (Jukka Reverberi + Max Collini), “Servizio d’ordine” – Recensione
Si chiama “Servizio d’ordine” il secondo Ep di Spartiti, vale a dire Jukka Reverberi dei Giardini di Mirò e Max Collini degli Offlaga Disco Pax, uscito a gennaio per Woodworm Label.
“Servizio d’ordine” si presenta come la logica conseguenza narrativa del fortunato “Austerità”, primo lavoro del neonato duo reggiano, composto da quattro brani e una traccia bonus registrata dal vivo.
La parola è la bellissima e vistosa protagonista di questo Ep che è un piccolo gioiellino, dove le storie raccontate dalla calda voce di Collini sembrano appartenerci sempre: con carisma ed avvincente passione l’ex voce degli Offlaga Disco Pax racconta i sentimenti e la provincia nelle storie di tutti i giorni, nelle strade di tutti i giorni, sempre a cavallo fra la politica storica che fu, la storia tout – court ed i piccoli/grandi drammi quotidiani della persona.
Come di consueto la connotazione regionale è forte e chiara, straordinariamente ben raccontata dal delizioso accento di Collini: Reggio Emilia è un piccolo campione di mondo, la cartina tornasole universale delle emozioni che meravigliosamente si sposano con le splendide sonorità elettro – rock di Jukka Reverberi, altro cuore pulsante di questo bel progetto squisitamente celebrativo dell’italiano e dell’italianità, che sfugge a qualsivoglia etichetta, quasi un’oasi nel deserto spesso sconfinato della pochezza di significato e di senso di parecchia della musica moderna.
Tracce migliori: Servizio d’ordine, Elena e i Nirvana, Ida e Augusta
Voto: 8
Francesca Amodio