Campus MEI: in-formazione musicale // “No Art” – “Dove sono gli ultras” di Cristiano Carotti NonSenseMag
Cosa penserebbe Carl Gustav Jung se si trovasse, oggi, in piena curva sud dello Stadio Olimpico durante il derby della Capitale?
L’artista ternano Cristiano Carotti è partito da questa domanda per realizzare i (bellissimi) pezzi della sua prima personale Dove sono gli ultras, ospitata negli spazi della White Noise Gallery di Roma.
La galleria, aperta da un paio d’anni ma già affermata nel panorama artistico romano, non solo ha accolto le opere di Carotti ma le ha viste nascere: l’idea della mostra, infatti, è nata proprio a Via dei Marsi e le opere sono state pensate già all’interno degli spazi espostivi in cui sono state sistemate.
Quando i simboli degli ultras incontrano la matericità tipica delle opere di Carotti, si trasformano in arte e così un casco da moto incastona ed incastra al suo interno con ferri chirurgici un teschio; uno striscione bianco accoglie l’immagine di una dea; uno scudo antisommossa si fa vetrata sacra con l’effige di un arcangelo. E ancora sciarpe, bandiere, giacche e giubbotti su cui compaiono leoni, tigri, unicorni e scritte d’incitazione; moderni vessilli alla testa di eserciti sportivi.
L’esperienza della mostra è completata dai violini di Rodrigo D’Erasmo (Afterhours) che sostituiscono i cori degli ultras. I violini, da ascoltare in cuffia per apprezzare anche i suoni minori, rendono la mostra completa e perfetta e aiutano lo spettatore ad estraniarsi dall’ambiente circostante. La sonorizzazione è pensata in modo da sposare le situazioni ricreate nei due ambienti dell’esposizione: la prima parte, più ariosa e limpida, lascia il posto ai suoni cupi e alle distorsioni che esaltano perfettamente le atmosfere più cupe e violente che pervadono gli ultimi pezzi esposti.
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