Quadri Project #16: Sfatiamo i miti del music business
La rubrica di consigli per emergenti! Ultima uscita prima della pausa estiva
Già da anni, con l’introduzione di My Space e quindi la possibilità di creare un proprio profilo corredato di musica e foto con cui autopromuoversi, sono stati tantissimi i musicisti tentati dal presentarsi online nel modo più attraente possibile. Molti però sono approdati sul Web ed in particolare su Myspace, nel modo più sbagliato possibile, spacciandosi come qualcuno appena lanciato da una casa discografica e quindi pluri impegnati così da non avere neppure il tempo di interagire con il proprio pubblico: uno scarno “Grazie per seguirci” era la frase standard di risposta a chiunque lo aggiungesse come amico, e ogni commento o messaggio prevedeva la risposta di un “manager” per farli passare così impegnati da farli apparire più importanti di quanto fosse nella realtà.
E’ stato solo con il declino di My Space e con la nascita di Facebook, che questi artisti si sono resi conto di aver sbagliato tutto: la gente non si collega con chi appare la star misteriosa del momento, e per di più falsa, ma con chi si apre verso loro e si mostra per quello che è. Gli artisti che conquistano il pubblico sono quelli che rispondono e comunicano personalmente con i loro fans, e che non hanno profili “pompati” per apparire ciò che non sono.
La musica di oggi verte sulla trasparenza e non sulla falsità: quello che conta è capire cosa funziona e cosa no nell’era di Facebook e Twitter, ed eccola i cinque miti che oggi c’è bisogno di sfatare!
Mito 1. Non dovresti rivelare la tua età( specie se hai oltre i 25 anni)
L’età non è importante. Puoi presentare la tua musica e farlo a qualsiasi età sottolineandolo ai tuoi fans. Certo l’età qualche volta può aiutare quando sei particolarmente giovane per conquistare più facilmente una folla di giovani, ma la buona musica, i fans e la carriera non dipendono certo dall’età. Artisti come Gotye, F.U.N e Michael Bublè hanno trent’anni, i membri dei Metallica ne hanno quaranta e Madonna ne ha cinquanta.
L’età non è un fattore su cui mentire, perché dall’età viene fuori anche quello che sei e hai vissuto: l’età è indice dell’esperienza e quindi di tutto quello che hai vissuto, e questo spesso può giocare a tuo vantaggio specie come fattore d’ispirazione nella scrittura.
Mito 2. Non dovresti mai rivelare il tuo status sentimentale
Spesso si consiglia agli artisti di non rivelare se abbiano un partner nella loro vita, perché così si appare sempre “appetibili” ai fans e perché in qualche modo, quando si è particolarmente famosi ,si cerca di tenere i partner in salvo dalle “aggressioni” mediatiche della stampa.
Rivelarlo invece vuol dire condividere anche una parte di se’ con i fans: spesso accade che durante uno show si canta quella canzone dedicata a quel qualcuno che ci ha cambiato la vita in bene o male, e i fans avvertono questo sentimento sentendosene coinvolti.
Mito 3. Hai bisogno di un buon team alle spalle
Questo si ricollega a quanto detto prima sull’era My Space. Oggi c’è bisogno di trasparenza e onestà, quindi non fingere di avere un agente, un’etichetta o un manager quando non li hai: mostra che tutto ciò che fai viene unicamente dalle tue forze.
I fans hanno un grande rispetto per le band che fanno tutto da sole: se tiri fuori della grande musica e un grande live a nessuno importerà se dietro c’è un’etichetta o se hai fatto tutto da solo, anzi ti rispetteranno ancora di più se dietro tutto questo ci sei solo tu e la tua forza. Questo non vuol dire che non sia importante fare team con altri: aiutarsi tra artisti dello stesso genere o dello stesso panorama locale può essere molto utile per far crescere la propria carriera e per confrontarsi anche con altri artisti.
Mito 4. Hai bisogno di soldi per fare soldi.
Se ti circondi di persone di talento e creative allora potresti ritrovarti tra i tuoi contatti qualcuno che può davvero dare un grande apporto all’avanzamento della tua carriera.
All’inizio, nessuno dispone di soldi, ma ognuno si mette all’opera per costruirsi un buon curriculum pieno di risorse, che un giorno torneranno utili per fare soldi. E soprattutto circondati di persone creative e soprattutto con una forte passione per ciò che fanno.
Non hai bisogno di un “super” sito all’inizio: basta dedicarsi un po’ a WordPress oppure puoi utilizzare piattaforme online come Hostbaby che ti aiutano nella realizzazione di una pagina web se non hai soldi. E se non hai tempo? Be’ vuol dire che la musica non è la priorità della tua vita.
Mito 5. Hai bisogno di andare a letto con qualcuno.
Assolutamente no. Certo ci sono promoter e direttori viscidi di etichette che possono approfittarne del tuo disperato desiderio di successo e portarti a letto: chi ne fa le spese, se tu cedessi a questi ricatti vergognosi, saresti unicamente tu che inizieresti a sporcare inevitabilmente la tua reputazione. Cedervi vorrebbe dire riconoscere che la propria musica non vale nulla senza essere passati prima per il letto del produttore.
Il punto del perché sfatare miti è questo: la tua musica è la tua musica, ed è grande per essere tale. Non c’è bisogno di mentire, di nascondere informazioni, di gonfiare te stesso o di fare cose scomode per far avanzare la tua carriera. Sono tantissimi i modi per far avanzare la tua carriera e far crescere la tua musica, anche con le tue sole forze e risorse.
I miei contatti sono: alberto@quadriproject.com www.quadriproject.com www.quadricoach.com
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E con questo il nostro Quadri Coach saluta e si gode un po’ di meritate ferie!
Ci rivediamo a settembre!