Sabato 24 Settembre al #NuovoMei2016 si terrà un omaggio a Lucio Battisti nel Teatro Masini. Scopriamo insieme chi saranno gli artisti che lo omaggeranno insieme a Motta!
Sabato 24 Settembre al #NuovoMei2016 si terrà un omaggio a Lucio Battisti nel Teatro Masini di Faenza. Ad omaggiare Lucio saranno i seguenti artisti:
MOTTA:
MOTTA è cantante, polistrumentista e autore di testi. Nasce artisticamente nel 2006, a soli venti anni, con i Criminal Jokers, band pisana con cui incide due dischi, “This was supposed to be the future” (2009) e “Bestie” (2012). In questo periodo compie anche altre importanti esperienze musicali: mette a frutto la propria versatilità collaborando con NADA (con cui suona basso, tastiere chitarra e cori), PAN DEL DIAVOLO (batteria), ZEN CIRCUS (tecnico del suono per il tour di “Andate tutti affanculo”) e GIOVANNI TRUPPI (chitarra e tastiera). Nel 2013 studia Composizione per film presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma sotto la direzione artistica di Ludovic Bource (premio Oscar nel 2012 per la colonna sonora di The Artist) e compone le colonne sonore di “Pororoca” (2013) di Martina Di Tommaso, “DOLLHOUSE” (2014, Canada) di Edward Balli, “THE TELL TALE HEART” (2014, Inghilterra) di Andy Kelleher e del documentario di Simone Manetti “Good bye darlin i’m off the fight”, in uscita nel 2016. “LA FINE DEI VENT’ANNI” è il suo primo disco solista, di cui compone testi, musiche ed arrangiamenti. Alcuni dei brani sono scritti a quattro mani con Riccardo Sinigallia, produttore dell’album.
LEO PARI:
Leonardo Pari, conosciuto come Leo Pari è un cantautore italiano, appartenente alla cosiddetta “Scena Romana”. Dopo 2 album piuttosto sperimentali (vedi discografia) in cui si mescolavano rock, rap, grime, folk ed elettronica, ha preso la strada del cantautorato folk rock. Il 14 novembre 2010 esce un album con la band “San La Muerte”, dal titolo omonimo, in cui Leo Pari suona, canta e compone. Le sonorità questa volta si muovono sui confini del Rock\Blues\LoFi. Nel gennaio 2012 esce “Rèsina” un disco prodotto artisticamente dallo stesso Leo Pari in collaborazione con Marco Fabi, dove hanno suonato: Leo Pari (voce, chitarre, piano, sintetizzatori), Roberto Angelini (chitarre slide), Pier Cortese (IPad), Andrea Pesce (pianoforte), Samuele Matteucci (piano, sinth, chitarre), Emanuele Guidoboni (basso), Pietro Sinatra (batteria), Jeff Mancini (chitarre). Con “Rèsina” Leo Pari spegne computer e campionatori e torna alle radici del folk\rock. Oltre all’attività di musicista Leo Pari gestisce insieme ad altri amici e collaboratori uno studio di registrazione ed un’etichetta musicale dal nome Gas Vintage Records. È autore di diverse canzoni di successo interpretate da Simone Cristicchi. L’8 novembre 2013 esce “Sirèna” secondo capitolo di una Trilogia iniziata con il precedente “Rèsina”. Registrato presso i Gas Vintage Studios di Roma, vanta la collaborazione di Daniele Rossi aka Mr.Coffee (già collaboratore di Niccolò Fabi e Tiromancino). Sirèna è stato mixato da Tommaso Colliva (Afterhours, The Muse, Calibro 35, Dente). Leo Pari inoltre dal 2010 fonda l’etichetta discografica indipendente Gas Vintage Records, con sede a Roma, per la quale produce, oltre ai suoi stessi album: Discoverland (il progetto di rivisitazioni musicali di Pier Cortese e Roberto Angelini), Thee Elephant, e due compilation di musicisti della scena indipendente italiana (rispettivamente Gas Vintage Super session Vol.1 e Vol.2). Dal 2013 Leo Pari è membro del Collettivo Dal Pane insieme a Roy Paci, Roberto Angelini, Pino Marino, Francesco Forni ed altri.
DANIELE CELONA:
Daniele Celona, torinese con origini sarde e siciliane, appartiene alla categoria dei cantautori che utilizzano le canzoni come una sorta di personale terapia, con l’esigenza di sezionare determinate dinamiche collettive, di comprendere e denunciare derive e storture della realtà in cui viviamo. Il processo era già iniziato con Fiori e Demoni (2012), il suo disco d’esordio, portato live lungo tutto lo stivale con preziose condivisioni di palco quali quelle con Paolo Benvegnù, Umberto Maria Giardini e Teatro degli Orrori. Il primo singolo estratto – Mille Colori – si accompagna al video ad opera del regista Mauro Talamonti che viene considerato ancora ad oggi uno dei migliori clip indipendenti degli ultimi anni, riceve la nomination come miglior fotografia al PIVI2013 e il premio Miglior Video per la Biennale MarteLive. Tra la fine del tour di Fiori e Demoni e l’uscita di Amantide Atlantide, Celona è in tour come chitarrista e pianista con l’amica cantautrice Levante per il Manuale Distruzione Tour. Il 22 ottobre 2014 Celona annuncia l’uscita del nuovo album regalando il brano Sud Ovest in uno speciale Rockit e presentando il relativo docu-video firmato da Mauro Talamonti al Milano Film Festival in collaborazione con I Distratti e _resetfestival. L’anteprima del Tour è acustica e vede Celona impegnato sul finire del 2014 con il frontman degli Anthony Laszlo in un duo inedito per il SudOvestAcusticoTour. Il 3 febbraio 2015 esce il secondo album Amantide Atlantide per NøeveRecords e Sony Music, anticipato da La Colpa, primo singolo ufficiale accompagnato dal prezioso videoclip di Bruno “Mezzacapa” D’Elia che vale al cantautore torinese la selezione di MTV New Generation come Artista del Mese. Amantide Atlantide è un’analisi schietta, bilancio senza retorica, affresco di storie di personaggi fragili, a volte rassegnati a volte rabbiosi, a volte indifesi a volte indifendibili, immersi in una società schizzata, composta di rapporti tesi, di maschere da indossare spesso in modo inconsapevole e per questo ancora più imprigionanti. Tutta questa complessità è quella che Celona porterà in giro per lo stivale per tutto il tour con due formazioni, quella elettrica che porta al pubblico la parte rock e sperimentale di questo disco e quella intimista di V Per Violoncelli Tour che vede il cantautore accompagnato dai violoncelli di Bea Zanin e Chiara Di Benedetto. Il I° Maggio 2015 il video di Precarion, firmato dal giovane regista Paolo Bertino, esce in anteprima su Repubblica.it in occasione della Festa dei Lavoratori. Sempre a Maggio 2015 il video di Sud Ovest viene selezionato per SeeYouSound, il primo festival italiano di cinema con tematiche musicali e videoclip. Ad agosto 2015 con l’inedito La Sindrome di Lois Laine Celona vince il premio per il miglior testo all’ottava edizione del Premio Anacapri Bruno Lauzi – Canzone d’autore mentre una delle due title track – Amantide- viene annunciata nella rosa delle candidate alla Targa Tenco nella categoria Miglior Canzone. Il video di Sud Ovest è attualmente tra i dieci candidati alla vittoria per il Videoclip Indipendente dell’anno. Dal 30 settembre 2015 Atlantide, il prezioso feat tra Daniele Celona e Levante, è in tutte le radio. Atlantide è accompagnato dal video uscito il 6 ottobre in esclusiva per Vevo, accolto con entusiasmo da critica e pubblico e subito inserito in rotazione sui maggiori canali tematici musicali (MTV, RockTv). I giovani registi Paolo Bertino e Gabriele Ottino hanno liberamente interpretato il testo di Celona, immaginando un personaggio intento a ricreare con disegni e proiezioni una quotidianità ormai perduta, fatta di complicità e sorrisi. Forse un tentativo per rivivere le stesse sensazioni, forse un ultimo e bizzarro saluto a un passato che non può tornare. E con l’uscita di Atlantide riparte anche il tour, che vede Daniele Celona da novembre ad aprile protagonista di una nuova serie di concerti lungo tutto lo stivale accompagnato dalla formazione elettrica che vede Marco Di Brino al basso, Davide “Invena” Mitrione alla chitarra e Mario Rossi alla batteria. A febbraio 2016 il videoclip de La Colpa è tra i videoclip in concorso nella sezione internazionale Soundies Music Video come miglior videoclip della seconda edizione del festival Seeyousound, il primo festival italiano di cinema con tematiche musicali e videoclip.
IACAMPO:
Marco Iacampo nasce il 17 Gennaio 1976 a Mestre, Venezia. Fin da giovanissimo è appassionato alla musica e al canto. Studia i fondamentali di pianoforte e approfondisce la chitarra moderna. Dopo le prime esperienze con una cover band dove canta i classici rock, fonda all’età di 18 anni i Lex Nigra in cui canta e suona la chitarra. Si esibisce in numerosi concerti e partecipa a manifestazioni locali. Dalle ceneri dei Lex Nigra, nasce una nuova formazione, diversa di poco dalla precedente. Sono gli ELLE. Il sound è sgrezzato rispetto all’irruenza dei Lex Nigra e si trasforma in un originale miscuglio di pop-rock indipendente e ricerca musicale, con canzoni dai testi oniricamente rivelatori di cui Marco Iacampo è autore unico. Dopo aver vinto RITMI GLOBALI 1997, noto concorso nel trevigiano, nel 1998 arrivano primi al concorso di AREZZO WAVE. Entrano nell’entourage della Artes (ESTRA) e cominciano una numerosissima serie di concerti che li porta in tutta Italia, da Torino a Pantelleria, in locali, feste, festival musicali e dirette radio. Iacampo scrive molte canzoni e gli ELLE rilasciano diversi demotape (“Sotto ‘Hotel Eden”, “Elle”, “Caffè & Cadillacs”). Accolti sempre molto bene dalla stampa, cominciano a farsi un nome all’interno del panorama indipendente italiano. Nel 1999 lasciano la Artes e firmano un contratto con la neonata Urtovox. Rilasciano il loro primo disco ufficiale “Bruciamo ciò che resta” (Urtovox 2001). Segue il tour promozionale che li porta a suonare di nuovo in tutta la penisola. “Bruciamo ciò che resta” diventa l’ultima realizzazione assieme agli ELLE. C’è bisogno di nuova linfa e Iacampo decide di raccogliere le sue canzoni in inglese e fonda un nuovo progetto solista: GOODMORNINGBOY. Lascia definitivamente gli ELLE e fa uscire il primo disco di Goodmorningboy (Urtovox2001) interamente scritto e suonato da lui. Le sue canzoni sono freschissime e lo portano a conquistare facilmente le orecchie di molti ascoltatori dell’ambiente indipendente. I suoni sono talvolta acidi e di matrice lo-fi ma è la componente ludica che rende il primo disco di Goodmorningboy un piccolo capolavoro di fantasia.
Iacampo grazie al suo inglese fluido e incredibilmente pertinente arriva anche all’estero. Il disco viene inserito nel catalogo Glitterhouse e viene distribuito anche nel resto dell’Europa. Con Goodmorningboy Iacampo comincia una lunghissima serie di concerti tra cui festival importanti come il Tora Tora di Manuel Agnelli a cui partecipa in due edizioni. Esce anche un ep: “song=epitaph:outtakes” con i brani che non sono entrati nel disco a lungometraggio e 2 entusiasmanti e folli video dal vivo. Non riesce a trovare una formazione fissa che lo segua, cambia spesso musicisti e si esibisce molto da solo con chitarra e pianoforte. La grande accoglienza che riceve il primo disco lo spinge a continuare a scrivere in inglese. Comincia la lunga e travagliata scrittura di “Hamlet Machine”, il secondo disco sotto il nome di Goodmorningboy. Per registrare questo disco si fa accompagnare da diversi musicisti: Alessandro “Asso” Stefana (Vinicio Capossela, Marco Parente, Mike Patton), Giovanni Ferrario (Micevice,Morgan, PJ Harvey), Andrea “druga” Franchi (Paolo Benvegnù). Il disco è considerato da molti la sua più grande opera. Leggermente oscuro, fascinoso e a tratti catartico “Hamlet Machine” (Urtovox 2004) è un grande passo avanti nella crescita di Marco Iacampo come uomo e come artista. Recluta 3 fidati musicisti quali Lorenzo Corti (Cristina Donà, Cesare Basile, Delta V), Luca Recchia e Marcello Sorge (Cesare Basile) e comincia un altro tour che lo porterà questa volta a varcare i confini italiani anche con il suo show. Suona in Germania, Belgio, Francia, toccando le più grandi città. È il primo Italiano che viene ospitato nella trentennale trasmissione “Zund Funk” della radio Nazionale Bavarese, tiene 45 minuti di concerto e viene intervistato da Carl Bruckmeyer (famoso dj tedesco) su cultura, musica e politica internazionale.
Questa è forse però la sua ultima grande cosa con il nome Goodmorningboy perché poco dopo il suo percorso cambia di nuovo. La scrittura di “Hamlet Machine” aveva portato Marco Iacampo a scavare dentro di sé. E forse dopo tanto tempo arriva il momento di fermarsi e riordinare le idee. Nel 2006 si interrompono i rapporti con Urtovox e decide di ritirarsi per un po’ chiudendo definitivamente il progetto Goodmorningboy. Si trasferisce a Milano dove riprende lentamente in mano l’italiano e ritorna ai suoi ritmi. Suona poco dal vivo ma scrive numerose canzoni che testa con gli amici più vicini. Incontra sulla sua strada il produttore Paolo Iafelice (collaboratore di De Andrè, Capossela, Pacifico…) con cui comincia un lungo percorso di riadattamento alla sua nuova forma. Inizia il suo lavoro in studio, si fa largo l’idea di un nuovo disco. Fa capolino con una canzone, “Che bella carovana” in “Il Paese è reale” compilation di artisti indipendenti promossa dagli Afterhours. Ma non è ancora il momento di uscire con un disco. Paolo Iafelice e Marco Iacampo chiamano per registrare il disco Andrea Viti, Simone Massaron, Johannes Bickler, Enrico Gabrielli, Airìn. Tutto è pronto nel gennaio 2010. Esce per (AdesivaDiscografica/EDEL) il primo disco a nome Marco Iacampo. Comincia un altro periodo di concerti, interviste e articoli con Parole e Dintorni e L’altoparlante come partner promozionali. Marco Iacampo ha sempre affiancato alla sua carriera musicale una fervida produzione grafico/pittorica e in questo periodo numerose sono le mostre in gallerie affiancate alle sue performance musicali. Non passa molto tempo e la vita cambia, le canzoni incalzano. Nel dicembre 2010 Marco diventa padre. Scrive la canzone “Mondonuovo”. E poi altre ancora.
MIELE:
Con i pizzi e lo scialle. Miele, al secolo Manuela Paruzzo, nasce a Caltanissetta il 13 maggio del 1989. Ragazza dallo stile raffinato ed elegante e dal carattere determinato e grintoso, ha da sempre avuto un legame con la musica molto intenso tanto da decidere, all’età di 23 anni, di trasferirsi a Milano e iscriversi al CPM Music Institute dove frequenta i corsi di canto, piano complementare e song writing e studia con i maestri Andrea Rodini (scopritore e produttore di Renzo Rubino) e Giuliano Lecis. Nel 2012 si esibisce al Festival di Caltanissetta aggiudicandosi il primo premio (in giuria, tra gli altri, Mara Maionchi e Fabrizio Zanotti). Sempre in quell anno, in occasione del Festival dei Due Mondi”di Spoleto, viene selezionata per partecipare al concorso “Premio Siae alla Creatività” con il suo brano inedito “Un errore da niente”, risultato della collaborazione con il maestro Franco Mussida ( PFM e fondatore del CPM Music Institute). Nell’aprile del 2015 partecipa alla rassegna “Milano per Gaber” tenuta al Piccolo Teatro Grassi e promossa dalla Fondazione Giorgio Gaber dove si esibisce con il brano “Il Grido”.
NICCOLO’ FRANCISCI:
Niccolò Francisci è un chitarrista, compositore, autore di testi, con forti attitudini teatrali. Il suo background musicale comprende la musica rock e progressive degli anni Settanta e i grandi cantautori italiani. Il 6 Giugno del 2015 pubblica su Bandcamp il suo primo disco “ALICE”, un concept album punk, inspirato alla favola di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, in cui si ritrovano tutte le caratteristiche della sua forma musicale, lirica, e performante: leggera, ironica, non-sense, elaborata ma semplice ed immediata. Niccolò Francisci con le sue esibizioni ci porta nel suo “mondo di non-sense”, coinvolgendo il pubblico con un’ironia dissacrante, dentro un’atmosfera ludica, divertita, dove protagonisti sono la fantasia dei temi affrontati nelle canzoni e la sua forza creativa di performer.
Calendario in aggiornamento, presto vi presenteremo gli altri artisti….