Massimo Bubola presenta la sua nuova instant song “Ho scordato te, scordando me” – In Tour da Ottobre
Il terzo nuovo brano del progetto Instantsong, in tour dal 1 ottobre
Massimo Bubola sul brano
La canzone “Ho scordato te, scordando me”, mi è stata ispirata dalla vicenda del piccolo Luca Albanese, due anni appena compiuti, morto il 3 giugno scorso a Piacenza, per essere rimasto troppo al lungo al caldo nell’auto del padre Andrea, che lo aveva dimenticato andando al lavoro, ma fa riferimento anche ai tanti fatti simili accaduti o semplicemente sfiorati in questi anni. Il dramma è una delle più crudeli, perché ingiustificata nella quasi totalità dei casi e tragicamente involontaria, ma è anche una disgrazia che ci inquieta tutti, forse perché non ci è così estranea. Il sacerdote al funerale del bimbo diceva nella predica”Cercare un perché a questa tragedia è inutile. Chiedersi perché in questo momento è la domanda meno adatta che ci possiamo fare”.
In realtà qualche domanda ce la possiamo fare, perché questa tragedia è anche figlia del nostro tempo saturo di una moltitudine di impegni, scadenze, stress, contatti, inviti, eventi (fino a dieci anni fa, indicavano avvenimenti storici, come la fine di una guerra o la caduta di un impero, adesso basta l’apertura di un bar), aggiornamenti, controlli, offerte, socials vari, blog, promozioni, mail, sms, WhatsApp. Già un’adolescente, che non lavora, è costipato da mille appuntamenti virtuali quotidiani e attraversa il giorno affollato col suo telefonino come un rabdomante.
Sono cresciuto in un mondo patriarcale, dove mio nonno e i miei zii avevano un solo pensiero al giorno e una sola preoccupazione a stagione, dedicata in gran parte al raccolto. Niente poteva toglier loro la concentrazione, né i grandi, né i piccoli obblighi del quotidiano. C’erano anche fatti eccezionali, ma il cervello non andava mai in blocco, neanche per i frequenti lutti, le guerre e le disgrazie del cielo e della terra. La vita era cadenzata e gli impegni erano quelli anno dopo anno, così come le feste, i riti, i matrimoni e i rarissimi viaggi. Oggi abbiamo una comunicazione continua e costanti aggiornamenti, sia personali sia di lavoro. Il telefonino, il personal computer, l’Ipad, hanno sovraccaricato il nostro tempo che non conosce più la pausa e la distanza che è la madre della riflessione e dell’autocoscienza. Il semplice pensare davanti a una pianura vuota di impegni è quasi impossibile.
Lo svolgimento della canzone fin dal titolo “Ho scordato te, scordando me” che ritorna ossessivamente per tutto il brano, è esemplificativo di un perdere innanzitutto il contatto con se stessi prima che con gli altri e le persone che ci sono più care e questo scollamento, questi black-out ci rendono autori e al contempo vittime sbalzate fuori dai nostri stessi sentimenti, come se la realtà fosse un cavallo selvatico e ingovernabile.
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IL PROGETTO
Il Mei – Meeting delle Etichette Indipendenti e Lunatik presentano Instantsongs di Massimo Bubola, dalla cronaca alla ballata, storia di un epos contemporaneo.
Lo spettacolo InstantSongs, nasce da un progetto Massimo Bubola, scrittore di canzoni in collaborazione con Repubblica.it, che ha accolto l’iniziativa e pubblicherà le canzoni di Bubola con cadenza mensile nelle sue pagine on line per un anno circa.
InstantSongs è un percorso emotivo e fortemente evocativo che attraverso la cronaca, la musica e la poesia, cerca di dettare un percorso di riflessione sociale e profonda del nostro tempo, ricollegandolo a un percorso più ampio del sentire e del comprendere.
InstantSongs è un concerto-spettacolo che si caratterizza per una forte tensione morale e civile nelle liriche e nella concezione delle canzoni che prendono spunto da episodi realmente accaduti nel nostro paese nel corso dell’anno. Racconta il presente con ballate che sono “short movies”, con uno stile semplice ed efficace, legato a sonorità elettro-acustiche, scabre e potenti.
Sarà un percorso di circa 12/15 brani interpretati da Massimo Bubola e il suo storico chitarrista Simone Chivilò della Eccher Band sul palco.
Le canzoni saranno inframmezzate da letture di riferimento ai fatti narrati dalle ballate.
Uno spettacolo di canzoni cantate e di letture per informare e per riflettere sui fatti che non è quello della cronaca giornalistico-televisiva, ma un linguaggio epico per estrapolare il fatto da se e farne un riferimento per altri accadimenti diversi, in altri luoghi e contesti che è una precipua prerogativa della ballata e della letteratura orale antica.
Ci saranno ballate nuove come:
Hanno sparato a un angelo che parla dell’assassinio di un giovane uomo e della piccolissima figlia che si ispira a un episodio realmente accaduto a Roma il 4 gennaio 2012
Quante volte si può morire e vivere
dedicato al caso Aldrovandi e più in generale dei casi di malapolizia come quelli di Uva e di Cucchi.
Chi fermerà queste croci
ispirata dall’assassinio di Fabiana Luzzi di Corigliano Calabro, uccisa dal fidanzato il 25 maggio e sul fenomeno del femminicidio
accanto a già conosciute instant songs di Bubola come:
Don Raffaè* sul rapporto sato antistato
Alì Zazà sui Baby Killer
Cocis sulla mala del Brenta
Tutti assolti sule stragi che hanno insanguinato il nostro paese
Un Angelo in meno( sulla strage di bambini causata dall’aereo militare nella scuola di Casalecchio sul Reno)
Naufragio della London Valour*
Cantare e Portare la Croce ( sulle nuove poverta’)
Fiume Sand Creek* sulle vittime civili delle guerre
* Scritte da Massimo Bubola e Fabrizio De Andrè
In tour dal 1 ottobre 2013!
Contatti diretti per informazioni e booking:
Giordano Sangiorgi – Tel. 0546 26304
Cell. 349.4461825