Campus MEI: in-formazione musicale // Dal Quadri Project: Il Promoter “promuove” e il Musicista “invita”
Ci sono momenti in cui è importante saper fare un passo indietro e chiedersi che cosa si vuole dalla musica dal vivo, obiettivi che possiamo sintetizzare così:
Cosa i musicisti e i manager si aspettano dalla musica dal vivo
– Un’opportunità per far crescere il fanbase
– Un’occasione per presentare materiale inedito
– Un’atmosfera suggestiva con la grande musica dal vivo: suono, illuminazione e messa in scena
– Un pubblico interessato e rispettoso verso la musica che ascolta
– Un giusto compenso per l’intrattenimento che si offre e la possibilità di vendere la propria musica
I Promotere i locali cercano la musica dal vivo per
– Attirare attraverso la musica potenziali fan e clienti nel locale
Cosa si aspettano i fan da uno spettacolo dal vivo
– Una grande serata, fatta di belle persone e bella musica
– Musica di qualità, attraverso il miglior suono possibile
– Un posto accogliente dove ascoltare musica, divertirsi e socializzare
Questi obiettivi e aspettative aiutano meglio a comprendere qual è il ruolo che ciascuno attore responsabile dell’organizzazione di un live, deve avere.
Iniziamo dal Promoter: il suo ruolo è quello di promuovere il locale proponendo musica dal vivo e aiutare tutti a raggiungere i proprio obiettivi. Un buon Promoter deve prima di tutto analizzare il posto e capire che tipo di pubblico attrae: solo così potrà capire quale tipo di musica proporre e a quale band rivolgersi. Non si può certo proporre ad un locale di lusso musica grunge o punk! Studiare quindi questi particolari permette ad ognuno di non sbagliare, ma di seguire la strada giusta perché il concerto live abbia il riscontro che ci si aspetta. Questo permette al Promoter di ottenere anche una certa fiducia dai musicisti e da chi gestisce il locale in questione.
Per promuovere quindi un’artista bisogna scegliere la serata e il posto giusto: bisogna promuovere la serata, lo stile di musica, il tipo di cibo e il tipo di bevande. In questo modo l’artista sconosciuto attrarrà il pubblico, perché farà parte di un disegno chiaro e preciso, dove tutto combacia perfettamente con lo stile dell’uno e dell’altro. Un segnale che trasmetterà fiducia a chi entrerà nel locale e parteciperà a quel tipo di serata.
Anche al musicista naturalmente spetta la sua parte: il successo del musicista e il conseguimento dei suoi obiettivi si intrecciano e in buona parte dipendono anche dal promoter, perché il fanbase crescerà solo se grazie a quella serata sarà possibile catturare l’attenzione di diverse persone, che non siano solo l’amico o la fidanzata. Un concerto ha davvero successo quando si è riusciti a guadagnare l’attenzione di persone nuove: avere queste persone è il segnale che il promoter ha fatto bene il suo lavoro, anche perché quelle persone sono venute prima di tutto per il luogo e non solo per la band, come invece lascia pensare una sala ghermita solo di parenti e familiari.
Troppo spesso però si sente dire dai Promoter “Bisogna portare 50 persone almeno”, una frase che non tiene conto delle esigenze del musicista, svalutando così anche il loro ruolo. Dinanzi a questa minaccia molti tacciono e magari cercano anche di assicurare queste 50 persone, ma sarà un fallimento non solo per la band ma anche per il locale. Nessuno avrà portato avanti il suo scopo primario: avere una folla composta da persone nuove, sia per il locale che per la band.
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