CampusMEI: in-formazioni musicali // ”Note Controcorrente”: Cosa fare per essere ascoltati. La rubrica di Sergio Garroni.
La nostra rubrica settimanale “ note controcorrente” continua, con un certo riscontro, a battere sempre su tasto della musica che non ci fanno sentire se non nei live dei nostri club.
Ogni settimana abbiamo parlato di musica d’autore di qualità e abbiamo iniziato a sentire il pensiero di artisti affermati su questo “microcosmo” della canzone d’autore italiana prodotta dagli “ inascoltati”; abbiamo parlato, un po’, della loro storia e di come siamo arrivati alla notorietà e di alcuni, vi diremo.
Abbiamo costatato che, nonostante sollecitazioni, anche dirette, agli “ operatori del settore musicale” (critici, giornalisti di altre testate, blogger) esclusa MEI WEB, “a colpo nessuno ha battuto un colpo”.
Forse siamo “ una voce nel deserto”?
Moti di ribellione politica popolare, nascono periodicamente ovunque e in ogni nazione, quando larghe fette della popolazione si sentono non considerate, inascoltate e da lì, forse, il cambiamento, allora ci chiediamo: perché non dovrebbe, o potrebbe sorgere in Italia un movimento degli Inascoltati?
Sarebbe sufficiente che ogni artista che, da tempo e con passione, si dedica alla sua musica ci scrivesse per parlare della sua storia artistica, di quante porte gli hanno chiuso in faccia, del suo percorso e magari ci inviasse un suo disco.
Noi potremmo unire tutte queste storie e, come “un puzzle” formare una mappa italica della canzone inascoltata e chissà se dalla somma di queste realtà, nuove per il panorama musicale italiano, possa crescere sempre con maggiore forza, prima il canto individuale ma poi un coro di coloro che vogliono “farsi sentire” e credeteci non sono pochi e che con tutto diritto reclamano “un’audizione” non da Sanremo, non da X-Factor né da The Voice ma almeno dalle centinaia di Radio “libere” che ora anche in digitale con le loro trasmissioni, entrano nelle case, nelle auto o negli smartphone.
Basterebbe poco per attuare una rivoluzione Copernicana, “controcorrente”.
Alle radio non costerebbe nulla perché gli artisti sarebbero ben felici di inviare i loro MP3 o rendersi disponibili, magari nella propria Regione, a fare un salto in radio e parlare in qualunque rubrica del palinsesto delle proprie canzoni.
I blogger prima, i giornalisti poi, forse, parlerebbero di questo fenomeno crescente e allora la canzone degli “Inascoltati” potrebbe voltare pagina e permettere, a un mondo che “è cultura”, di giocarsi le proprie carte al “ tavolo musicale della vita”.
Fateci sapere cosa ne pensate, scriveteci.
Sergio Garroni