Campus Mei: in-formazione musicale // Dal blog di Pasquale Rinaldis: ‘Lontano dagli occhi’, da Buscaglione a Endrigo: cinque artisti ‘spezzati’
Se ne sono andati tutti, chi in silenzio, chi nel fragore di una morte improvvisa, quando la parabola discendente era un rischio concreto e il silenzio ne avrebbe contagiato la verve, la creatività, il senso primo del loro lavoro. Lontano dagli occhi – Vita, sorte e miracoli di artisti esemplari dello storico musicale Enzo Gentile, è un viaggio al termine della notte, che ci porta a contatto con una umanità per molti versi inattesa, persino inadeguata all’immagine data in pasto a rotocalchi e canali tv con ambizioni di share: l’autore studia con la lente di ingrandimento le storie di cinque artisti che ancora oggi avrebbero molto da insegnarci. Si inizia con Fred Buscaglione, uno che, per citare Guccini, emanava il profumo della notte e odorava di sala da biliardo, “il primo a rompere il muro liscio, uguale, tutto rosa della canzone italiana”. E si prosegue con Piero Ciampi, che nella sua troppo breve, per quello che avrebbe potuto esprimere, esistenza, ha fatto il poeta maledetto, in un percorso di irregolare, più per norma che per vocazione; Sergio Endrigo, cantautore impegnato, uno che poteva permettersi di cantare e dire praticamente tutto senza mai risultare eccessivo o fuori luogo. E poi, Nino Ferrer, scanzonato ed eretico, personalità errante, animato da un furore di vivere, ma poi indotto a ripiegarsi su stesso, “un bolide lanciato a tutta velocità sulle strade della canzone” e in ultimo, Herbert Pagani, enfant prodige, curioso e produttivo, un artista a 360 gradi, che si è buttato su strade espressive ben distinte l’una dall’altra: sia nell’arte figurativa che nella musica, alla radio, al cinema.