Campus Mei: in-formazione musicale // Dal blog del Quadri Project: 10 regole di buon business per gli artisti indipendenti
E’ molto comune oggi sentir parlare di una qualsiasi arte a cui si accosta immediatamente la parola “business”, termine che spaventa e che si ignora facendo un grande errore: per avere successo nel mondo degli affari, di qualsiasi tipo sia, è necessario conoscere qualche rudimento di business, soprattutto per l’artista indipendente che oggi vuole gestire la sua carriera.
Iniziare a farlo senza un esperto di settore come un avvocato o un commercialista potrebbe spaventare molti ma tuttavia, nel mondo della musica invece è l’opposto, perché si è considerati dei pazzi se ci si rivolge a queste figure! La questione del business è qualcosa di molto serio: ci sono musicisti che non avendola affrontata con serietà e logica, si sono trovati disorientati, chi invece ha usato la testa e ha elaborato un piano di business da seguire molto chiaro e che gli ha permesso di avere un grande successo. E purtroppo sono molti gli artisti indie di oggi che credono basti la loro arte a mandargli avanti e ad avere successo.
La stessa passione quindi che si dedica all’arte la si deve avere anche nel gestire il lato economico della propria carriera. Di seguito ti suggeriamo in dieci punti come puoi orientarti in questo mondo pieno di opportunità e a volte confusionario, ma in cui basta solo ragionare e trovare la strada migliore alle proprie esigenze per muoversi al meglio.
1. Inizia con una chiara missione !
Un progetto che nasce da una passione deve essere contagioso per tutti coloro che condividono questa passione, ed arriva un momento però nel quale se si decide di vivere di quella passione è importante creare un’efficace mappa da seguire che te lo permetta (per dirla con gergo da business, un business plan). Inizia quindi con una dichiarazione di obiettivi che ricorderà a tutti quelli che partecipano al progetto perché lo stanno facendo. La creazione di business plan inoltre ti aiuterà anche a stabilire in che modo si articolerà l’attività tua e dei tuoi colleghi giorno per giorno.
2. Analizza cosa è necessario per realizzare profitto
E’ importante calcolare le spese, sapere quanto sia necessario vendere per coprire i costi del progetto e assicurarsi di avere sempre in chiaro il budget.
Molti artisti si curano soprattutto del valore medio quando vendono un prodotto, mentre altri sono maniacali sul singolo valore del prodotto. Altri ancora, soprattutto i fumettisti o i musicisti di strada si accontentano di quello che possono ottenere nella vendita conseguente ad uno spettacolo o una presentazione. Bisogna quindi conoscere sempre i limiti e le possibilità del proprio business per pemettere all’arte di essere la fonte della vostra sopravvivenza. Bisogna attentamente studiare i prezzi da stabilire a seconda dei luoghi in cui si suona, a seconda del pubblico e delle possibilità di vendita che ti offre l’evento. Sono diverse le fonti di reddito su cui puoi puntare, come trovare ad esempio il supporto di chi sia disposto a sostenervi anche economicamente, ma anche i modi attraverso cui poter risparmiare, decidendo ad esempio se produrre la tua musica in studio o a casa.
Nei conti del tuo business plan naturalmente dovrai far rientrare non solo i costi di produzione ma anche quelli della tua vita, se hai deciso che il tuo guadagno viene dalla musica: appunta quindi spese e risparmi, per capire in che modo incideranno sul tuo budget. Ricorda che sei proprietario e gestore della tua attività, ma allo stesso tempo sei anche un dipendente e per comprendere se la tua attività è redditizia tieni sempre conto dei tuoi guadgagni.
3. Autofinanziati, quando è possibile
Con la moderna tecnologia a basso prezzo e alla portata di tutti, è molto facile prodursi e registrare un demo comodamente a casa: basta solo avere l’equipaggio giusto e un computer che funzioni bene. Molti all’avvio di un’attività decidono di puntare su un prestito, ma con il tempo avere sempre l’impegno di doverlo pagare potrebbe metterti in situazioni difficili e rischiare di farti fallire, come è accaduto a molte aziende. Cerca quindi di allontanare gli investitori, e se però hai bisogno di denaro aggiuntivo per una registrazione o la realizzazione di un video, ragiona come puoi fare da buon uomo d’affari.
Ci sono svariate possibilità: informati e guarda alle possibilità e ai sussidi disponibili per supportare chi inizia delle piccole attività, o magari confrontati con chi già ha affrontato queste problematiche ed è capace di indirizzarti.
4. Limita i rischi
Un nuovo business è sempre un rischio come ogni nuova avventura musicale. Ogni nuovo album trattalo come una nuova possibilità di espansione del tuo business, ma non spendere mai in maniera eccessive le tue risorse su un singolo progetto. Ricordati che per sostenere sempre nuove produzioni hai bisogno di mezzi di cui devi anche prenderti cura, pensa ad un musicista che ha uno strumento inadeguato ad esibirsi dal vivo. Fa crescere quindi la tua impresa logicamente, secondo una strategia che non ti porti mai ad avere debiti a lungo termine.
5. Muoviti a piccoli passi
Il sogno di ogni musicista è quello di riuscire subito a ingranare e fare successo, ma non funziona così: una base di fan ha bisogno di tempo per crescere, ed per questo che all’inizio non conviene mai spendere molti soldi per un solo progetto. Sei nella fase in cui per farti conoscere produrre piccole cose alle volte aiuta passo dopo passo a crearti un nome e a farti conoscere. Come cambia e cresce nel tempo la bravura di un musicista, lo stesso vale per il suo business: è per questo che un piano chiaro da seguire per alimentare la tua attività ti aiuterà a non perdere mai di vista le tue possibilità, quello che puoi realizzare e quello che non puoi fare per non rischiare il collasso economico, e ti aiuterà emotivamente a prevedere cosa potrai aspettarti al momento del lancio del tuo lavoro.
6. Metti tutto per iscritto
Qualsiasi accordo tu faccia è importante tu lo metta per iscritto: un piccolo errore basta a rovinare la carriera di un musicista o a rovinarlo economicamente. Occhio anche i diritti d’autore: la proprietà intellettuale è uno dei punti primi da mettere per iscritti e da registrare per poter suonare e portare la tua musica in giro. E naturalmente, occhio alle cifre che ti spettano!
7. Essere competitivi
Gli artisti sono benedetti perché hanno un cervello che produce continuamente idee e progetti creativi, una capacità che alle aziende certo non dispiacerebbe, eppure molti di loro fanno fruttare questa creatività unicamente nella musica mai nel business. Essere a conoscenza delle tecnologie più recenti per razionalizzare la tua produzione artistica o sapere come migliorare le proprie operazioni di contabilità, sono quelle piccole cose che possono aiutarti a fare la differenza anche tra chi opera in questo settore. Non restare quindi chiuso unicamente nel tuo mondo d’arte: guardati intorno e cogli tutto ciò che può aiutare a migliorare la tua carriera e che può essere sfruttato per migliorare la tua musica e il business che le riguarda.
8.Scegli il team giusto
Per essere competitivi ci sarà bisogno di assumere persone, naturalmente accuratamente scelte. Un musicista serio ha bisogno di video e foto di qualità, di una buona registrazione in studio, di un album ben confezionato e di un ufficio stampa. Certo puoi scegliere per motivi economici di non affidarti propriamente a professionisti, magari anche ad un amico che condividerà gli obiettivi del tuo progetto ma dovrà essere qualcuno che ci sappia fare e di cui puoi fidarti. Il prodotto finale che otterrete non dovrà andare contro la tua dichiarazione d’intenti e soprattutto non dovrà portarti via il pubblico se rischierai di vedere elaborato un prodotto di scarsa qualità. L’importante è che tu conosca preventivamente chi vorrai far entrare nel tuo team, per valutare effettivamente chela persona in questione possa fare al tuo caso, e solo dopo averla vista a lavoro decidere se farla entrare nel tuo team.
L’importante è che con pazienza tu sappia circondarti del meglio, e vedrai che l’attesa e il duro lavoro saranno ricompensati dal successo.
9. La regola giusta per il giusto team
Nel mondo degli affari se qualcuno lavora a tempo pieno per te, vuol dire che si tratta di un tuo dipendente. Ci sono numerosi lavori a tempo determinato che per chi lavora nel mondo dell’arte sono normali: questo accade per lavori specifici e che hanno un periodo di elaborazione limitato. Ad ogni modo sappi rivolgerti ad un avvocato per capire che tipo di contratto di lavoro devi instaurare con chi lavorerà per te, che si tratti di un tempo limitato o illimitato: preoccupartene prima di iniziare a lavorare per il progetto è il modo migliore per evitare problemi e rompicapo successivamente, trascinandoti dietro la questione.
Provare a risparmiare assumendo imprenditori indipendenti potrebbe venirti a costare di più nel lungo periodo se non lo si è fatto correttamente: ci sono regole chiare da rispettare, e questo vale anche per gli artisti. Possono essere questioni che possono spaventare all’inizio un’artista, ma con il tempo capirai che anche questo entrerà a far parte delle tue occupazioni a cui dedicare tempo per poter lavorare con serenità e godere di una reputazione di serietà nel tuo settore.
10. Essere professionale
In qualche modo il tuo progetto musicale è come un’azienda e quando si parla di azienda ci si aspetta una certa professionalità, ed è quella che permetterà al passaparola di farti passare come un’artista serio o imbroglione. Sono tanti gli artisti eccentrici che dimenticano di avere un comportamento corretto.
Gli artisti che hanno un business solido e che ci sanno fare con gli altri, sono quelli che riscuotono maggior simpatia e successo: in qualsiasi circolo tu ti muova, ricorda che il mondo è piccolo e le voci circolano. Una parola in un secondo può distruggerti o può portarti in alto.