Bray: per una Biennale della Cultura Popolare
Roma, 22 mag. (Adnkronos) – “Auspico la nascita di una ‘Biennale della cultura popolare’ per la quale serve il coinvolgimento del Miur. L’Italia ha una grandissima tradizione di ricerca in questo settore, basti pensare agli studi di Ernesto De Martino, ed e’ un patrimonio che non va trascurato”. Lo ha detto il ministro dei Beni culturali, Massimo Bray, durante l’audizione a Montecitorio di fronta alle commissioni Cultura congiunte di Camera e Senato. “E’ noto -ha sottolineato il ministro- che le espressioni di identita’ culturale collettiva sono oggetto di due Convenzioni Unesco, recepite dall’Italia: quella del 3 novembre 2003 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e quella del 20 ottobre 2005 per la protezione e la promozione delle diversita’ culturali. Tuttavia, fino ad oggi, il nostro Paese non ha dedicato una particolare attenzione ai beni culturali immateriali, limitandosi a proteggere, attraverso la disciplina di tutela del Codice dei beni culturali e del paesaggio, le testimonianze materiali legate alle espressioni di identita’ culturale collettiva, ossia gli oggetti che costituiscono lo strumento o l’oggetto del manifestarsi di quelle espressioni”. E’ quindi evidente, secondo Bray, “la necessita’ di un maggiore impegno in questo ambito, anzitutto dando spazio e visibilita’ alle espressioni di identita’ culturale in quanto tali, e non soltanto in relazione alle cose con cui e su cui si esplicano”. In questo senso, il varo della ‘Biennale della cultura popolare’ rappresenta “un’occasione di rappresentazione, sperimentazione, studio e divulgazione della cultura immateriale, quale fondamentale fattore identitario e, al contempo, di crescita culturale della collettivita'”, ha concluso Bray.