Sabato 8 novembre I Love Freak per Genova, il Mei e’ partner
Sabato 8 novembre dalle ore 18:00 al Carmine:
“I LOVE FREAK: PIAZZA DELLA GIUGGIOLA,
UN PICCOLO MONDO DA SALVARE“.
L’iniziativa ricorda lo show che Roberto “Freak” Antoni tenne da una finestra in occasione della Notte Bianca 2008: sei anni dopo, la caratterista piazzetta appare per la prima volta sulla copertina di un disco ma… da alcuni anni è in condizioni di preoccupante degrado: la pavimentazione sta cedendo.
Si terrà sabato 8 novembre al Carmine, l’evento “I LOVE FREAK: PIAZZA DELLA GIUGGIOLA, UN PICCOLO MONDO DA SALVARE“, al via alle ore 18:00. Protagonisti assoluti dell’evento, Roberto “Freak” Antoni (voce degli Skiantos) e la caratteristica piazzetta, che era uno dei luoghi più belli,pittoreschi eppure misconosciuti della città vecchia. La piazza, che prende il nome dall’unico albero di giuggiole ultracentenario rimasto in città, fu la location di uno show speciale dell’artista bolognese, in occasione della Notte Bianca 2008. Sei anni dopo, un’immagine di quello spettacolo è diventata la copertina di un disco, “I love Freak” degli Altera, interamente dedicato all’inventore del genere “demenziale”. Piazza della Giuggiola (oggi parzialmente transennata), per la prima volta compare sulla copertina di un disco, ma dal 2011 si ritrova in condizioni di grave e progressivo degrado, con la pavimentazione che sta cedendo, a causa di cedimenti e buche, con forte disagio per gli abitanti, “preoccupati per il futuro e per il disinteresse e la lentezza mostrata delle istituzioni”.
IL PROGRAMMA
l’evento è organizzato dal gruppo musicale Altera, “La Giuggiola” di Marta Nadile e l’ass. “Cantiere di Idee del Carmine”. Previste una presentazione del progetto “I love Freak” (album e vinile realizzati in collaborazione con il MEI), con ampio spazio al ricordo di “Freak” Antoni e vari interventi, un mini live acustico degli Altera con ospite la fisarmonicista Marina La Torre, video testimonianze a tema, un rinfresco e la sciarpa speciale “Freak in Giuggiola” a cura del laboratorio di maglieria “La Giuggiola”. Nell’occasione si potranno visitare il suddetto laboratorio ed il piccolo giardino con l’albero di giuggiole ultracentenario.
“FREAK E LA PIAZZA
Antoni era molto legato a quel luogo, dove soggiornava spesso, ospite proprio degli amici Altera; il 13.09.08 vi realizzò uno straordinario spettacolo, da una finestra del civico 3 (dove abita il cantante del gruppo genovese), tra quadri d’arte contemporanea appesi come lenzuola. In quell’occasione, a causa della pioggia battente, “Freak”, la pianista Alessandra Mostacci che lo accompagnava ed il pubblico presente si trasferirono nel laboratorio artigianale di maglieria “La Giuggiola”, concludendovi lo spettacolo: fu un evento unico ed irripetibile.
LA PIAZZA OGGI
Cosa ha originato l’attuale situazione della piazza? A causa di un intervento di rinnovamento della rete gas, avviato nel 2010, la piazza e l’adiacente Salita Monterosso furono oggetto di un ripristino inadeguato della pavimentazione (pietre di fiume e le classiche “creuze” in mattoni rossi), da parte di una ditta che agiva in subappalto per conto della società “Genova Reti Gas”. L’utilizzo eccessivo di cemento, il riposizionamento approssimativo e la sostituzione di varie porzioni di acciottolato ne hanno alterato fatalmente la stabilità. Poco dopo la conclusione dei lavori si sono verificati i primi avvallamenti, poi divenuti negli ultimi anni veri e propri cedimenti, buchi, crepe pericolose in alcuni muri. Lo scorrere sotterraneo di rivi e acque ha completato l’opera,
“Freak” si innamorò di piazza della Giuggiola a prima vista, tanto da citarla espressamente in alcuni spettacoli”, per noi è un’ulteriore stimolo per chiedere con forza, insieme agli abitanti, un intervento risolutore da parte del Comune” (Altera).
Il libro “Andar per creuse a Genova” (Sagep), a cura di Corinna Praga, così descriveva Piazza della Giuggiola nel 1995: “…L’ambiente è quanto di più pittoresco possa offrire il Centro Storico e, se fosse possibile portare un poco d’ordine nei manufatti oggi trasandati e disprezzati, questo angolino di Genova, sconosciuto ai più, potrebbe gareggiare in bellezza e valore artistico, con le piccole e care stradine di Boccadasse…“.