Sulle splendide note delle sue canzoni, si è inaugurata ieri sera a Roma la mostra “Una lunga storia d’autore”, dedicata alla carriera artistica di Gino Paoli, nei locali del terzo piano di Eataly (fino al 4 novembre). “Un percorso che, sulle note della sua musica – si legge – e attraverso oggetti e immagini, lo avvicinerà di più al pubblico,quello dei vecchi dischi e quello della musica in rete”. Fotografie inedite (la più curiosa, in tuta da subacqueo con una cernia di venti chili, ma c’è anche quella sui banchi del Parlamento con Luigi Pintor) e giornali d’epoca, copertine di dischi e scritti vari. La rassegna nasce per l’ iniziativa e l’ organizzazione di Corrado Mastrorilli, Aldo Garzia, Roberto (Schiller) De Bartolomeis, Leonardo Carnesecchi, “vecchi amici che avete letto spesso sul mio sito Internet e nel nostro Forum – spiega Paoli – e che dopo una cinquantina d’ anni di ‘ militanza’ hanno deciso di condividere qualche cosa non solo su Internet, non solo virtualmente ma anche praticamente”. Davanti a tanti amici, compresa la moglie Paola e la figlia Amanda, Gino Paoli ha spento 80 candeline e tagliato la torta (“basta! questa è l’ultima, non ne posso più di tagliare torte in queste settimane”), conversando con Oscar Farinetti, grande amico e inventore della casa dell’eccellenze gastronomiche italiane. “Abbiamo in comune tante cose ma soprattutto gli amici – dice Gino Paoli – che sono la cosa più bella del mondo, la mia più grande ricchezza e Oscar per me é proprio questo”. Un’ amicizia iniziata anche per la comune passione per il cibo: “Io ero un suo grande fan, – afferma Farinetti – poi ho avuto la fortuna di conoscerlo perché Gino produce un olio buonissimo, l’ olio dei Paoli, frutto degli olivi che prima erano di suo padre e di suo nonno. Una storia molto bella, che ho deciso di raccontare introducendo quest’ olio a Eataly. Da allora siamo amici, ci vogliamo molto bene. Ricordo ancora il 25 aprile del 2011 quando insieme abbiamo inaugurato la sede di Eataly a Genova, ma soprattutto quando io, lui e Don Gallo abbiamo cantato insieme ‘ Bella ciao'; per me, figlio di un partigiano, cantare con due miti del loro calibro questa canzone é stata un’ emozione unica!”.
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