Giuliano Clerico presenta il singolo “Stabile 44″
Tratto dal nuovo disco “La Diva del Cinemino”
La diva del cinemino è il mondo della mediocrità e dei “falsi positivi”. E’ lo stereotipo fatto di troni e di bella vita, è l’ironia che diverte chi guarda da fuori tutta questa scena.”
DICONO DI LUI:
“Il cantautore pescarese mette fruttuosamente a reddito il suo autodidattismo artigianale, lo imborghesisce con fiati, synth, armoniche, mellotron, kazoo, e altre delizie, e ci incarta dentro un cazzeggio d’alta classe come non si sentiva da tempo: “La valeriana non mi aiuterà/Forse una sega mi libererà” sintetizza, a suo modo, la pungente ironia di un disco che risucchia Dalla, Carella e Gaetano prima dentro piacevoli folkerie d’oltreoceano e successivamente dentro un vortice di raggelante cinismo, talvolta sottile talaltra sguaiato (Il prodotto, La Valeriana, Zona Industriale)”
“Cantautorato italiano, folk, con una punta di rock in più rispetto ai lavori precedenti, cui aggiunge diversi elementi strumentali all’interno delle singole tracce: una sezione di fiati in un brano, un riff di sax in un altro, un riff di tromba in un altro ancora… Il risultato finale è ottimo, anche grazie ai testi, ironici al punto giusto e riflessivi allo stesso tempo. Un’ulteriore conferma della validità dell’artista pescarese.”
“L’atmosfera generale del disco – a dispetto di un titolo che potrebbe far pensare a un piccolo mondo antico tutto nostrano, ma che, come spiega lui stesso, “è il mondo della mediocrità e dei “falsi positivi””- è quella di canzoni nate dalla penna di un moderno menestrello, un nomade dei nostri giorni che, tra un’osteria e una stazione di servizio, osserva e descrive l’umanità con occhio beffardo e serena indifferenza, lontano dai tormenti dell’amor perduto che dopo l’avvento di Battisti hanno influenzato (talvolta fin troppo) intere generazioni di cantautori.”
“Nasce on the road, tra bettole,motel e lunghi viaggi in autostrada. Infatti, il cantautore pescarese Giuliano Clerico scrive la sua terza prova di autoproduzione mentre è ancora in tour per Il Costruttore Di Meccaniche Sognanti. Ne risultano brani dal sapore dolceamaro, imbevuti di blues-rock nell’effervescente Il Prodotto, o a metà tra indie-folk e country nella tenera ironia della straniante Barbara.”