Festival della Cicala 2013, bilancio conclusivo
Tra le cinque nomination composte da Paolo Farina, Simone Spirito, The playmore, Joey Tribbiani e Stefano Zonca il vincitore è stato il cantautore piemontese Stefano Zonca con il brano “Stanze di cera” che si è esibito dal vivo accompagnato da tre musicisti napoletani provenienti dalla scuola di musica Musicisti Associati, Giacomo Franco, Gianmarco Tarallo e Rosario D’Alessio. Ha consegnato al vincitore la medaglia del Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano il cantautore Nino Buonocore. La statuetta dell’artista Lello Esposito è stata consegnata dal Sindaco di CasavatoreDott. Salvatore Sannino. La seconda medaglia del Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano, che costituisce il Premio Legalità attribuito dai ragazzi dei penitenziari minorili di Nisida ed Airola, è stata consegnata dal Presidente dell’Associazione Nazionale Antiracket Tano Grasso al duo Stefano Laino e Carlo Sequino, studenti dell’ITIS Galvani di Giugliano (Na) in gara con il brano “Ve scass”. Grazie alla collaborazione con la Rete dei Festival del MEI di Faenza, all’Ufficio Scolastico Regionale e il Marano Ragazzi Spot Festival le scuole che hanno partecipato in giuria sono state: Istituto magistrale Regina Margherita, Salerno – Prof. Antonio Amato; Istituto Nevio, Napoli – Prof. Vellani e Rauccio; IstitutoTecnico Industriale Renato Elia, Castellammare – Prof. Mario Morelli; Istituto Primo Levi, Badia Polesine (Ro) – Prof. Michele Lionello; Istituto T. Campanella, Napoli – Prof. Andrea Campese; Istituto comprensivo, Pinerolo – Prof. Marco Salvai; Liceo Artistico Statale, Napoli – Prof. Clorinda Irace; Itis Calvino, Genova – Prof. Roberto Giannini; Istituto Colosimo, Napoli – Prof. Luigi Matrone; Liceo Artistico Statale, Cardito – Prof. Gennaro Sibilio; Liceo Scientifico, Rossano – Prof. Serafina Benvenuto; Dedalo Festival, Caltalbellotta – Ezio Noto; Istituto Marconi, Giugliano – Prof. Francesco Marsicano e Filippo De Liso; Istituto professionale Strocchi, Faenza – Prof. Antonella Parola.
Un ringraziamento particolare ai Festival che hanno aderito come La carovana dei Festival, Dedalo Festival, Faenza Rock, Voci per la libertà, Indieisponente, Musica contro le mafie. Inoltre un ringraziamento per la collaborazione va a Musicisti Associati, McDonald’s Giugliano Mercolgliano e Eboli, DiscoDays, Lello Esposito, Giampaolo Buono, Giulia Attore, il Direttore dell’Istituto Penitenziario minorile di Nisida con l’educatore Paolo Spada, il Direttore dell’Istituto Penitenziario minorile di Airola con la Dott.ssa Rosa Vieni e l’educatore Carlo Santagata.
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Vogliamo segnalare il tema svolto nel Liceo Artistico Statale di Napoli da una giovane studentessa che ha preso parte alla giuria del Festival. Il compito è così come è stato scritto dall’alunna senza correzioni e per questo ringrazio l’insegnante Clorinda Irace.
* Certamente, non sono un vero giudice come quelli dei programmi in TV ed è proprio per questo, che per me è stato un onore poter giudicare dei ragazzi che hanno speso tempo ed impegno in queste cinquantasei canzoni. Devo ammettere, che non tutte mi hanno colpito particolarmente, ma sapere quanto impegno ci avevano messo, mi ha portato ad aumentare i vari voti. Per giudicare le canzoni, ho preso in considerazione due cose: il significato ed il ritmo. Secondo il mio parere, questi due elementi, sono base per comporre una buona canzone. Non è stato facile giudicare, anche perchè molti compagni davano fastidio e continuavano a parlare, mentre ascoltavamo la canzone. Poi, c’era il problema dell’audio che non era proprio il massimo! Per ascoltare bene, ci si doveva concentrare per forza. Fare il giudice, non è semplice perchè sei consapevole del fatto che potresti ferire moralmente qualcuno, magari, dandogli un voto basso e purtroppo, qualche volta, bloccandogli un sogno. Ad esempio, ricordo che la professoressa Irace, leggendo la biografia di un ragazzo (uno dei concorrenti), ci disse che costui aveva lasciato il lavoro per dedicare la sua vita unicamente alla musica. Dare un brutto voto ad una persona che ha fatto ciò per amore della musica, è come ucciderla…Anche se solo moralmente. Certo, non bisogna arrendersi dopo una semplice perdita perchè di occasioni ce ne saranno sicuramente altre. Dopo tutto, mi è piaciuto fare il giudice per un pò, anche se questo ruolo, ha i suoi “pro ed i suoi contro”. Secondo me, la cosa migliore di tutto questo progetto, è stata che qualcuno ha voluto darci l’opportunità di esprimere il nostro parere su qualcosa di importante, nonostante siamo ragazzini di prima.
Beatrice Spina I^ F
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La VII^ edizione del Festival della Cicala si è conclusa con ottimi risultati ma con un evento tragico che ha sconvolto la nostra redazione e tutto il mondo dei musicisiti napoletani, l’improvvisa e drammatica scomparsa del giovane Giacomo Franco. Anche quest’anno aveva partecipato con entusiasmo al Festival ed il risultato della partecipazione è stato di grande professionalità, la nostra vicinanza va alla famiglia straziata dal dolore…..