“Neon” – l’EP d’esordio dei Donnie Lybra in free download
A poco più di un anno dalla creazione del progetto, nasce NEON, il primo EP autoprodoto di Donnie Lybra.
Cinque tracce, che parlano di delusioni, fallimenti, noia e i luoghi che ne sono il palcoscenico, tutti accomunati da una fredda e asettica luce al neon.
Diverse sono le influenze che si possono incontrare ascoltando questo lavoro, dall’oscurità new wave di “Tutti Galleggiano” e “MM3″, agli intrecci di chitarra che possono ricordare l’Emo degli American
Football o i Death Cab For Cuties di “Salutarvi” e “L’istinto Del Ratto”.
Per giungere in fondo alla tracklist, con le lunghe code strumentali post-rock di “Il Tempo (Per Non Capirci)”.
I testi sono semplici e diretti, parole che vengono usate col contagocce, cantate da una voce lontana, andando a valorizzare il senso di oppressione degli arrangiamenti.
NEON, in free download da Febbraio 2014, è state intermente registrato e mixato da Donnie Lybra, tra Luglio e Dicembre 2013 tra la propria sala prove e le camerette di Roberto Redondi e Gabriele Prada. Masterizzato infine da Giovanni Nebbia, all’ Ithil World Recording Studio di Imperia.
Cinque tracce, che parlano di delusioni, fallimenti, noia e i luoghi che ne sono il palcoscenico, tutti accomunati da una fredda e asettica luce al neon.
Diverse sono le influenze che si possono incontrare ascoltando questo lavoro, dall’oscurità new wave di “Tutti Galleggiano” e “MM3″, agli intrecci di chitarra che possono ricordare l’Emo degli American
Football o i Death Cab For Cuties di “Salutarvi” e “L’istinto Del Ratto”.
Per giungere in fondo alla tracklist, con le lunghe code strumentali post-rock di “Il Tempo (Per Non Capirci)”.
I testi sono semplici e diretti, parole che vengono usate col contagocce, cantate da una voce lontana, andando a valorizzare il senso di oppressione degli arrangiamenti.
NEON, in free download da Febbraio 2014, è state intermente registrato e mixato da Donnie Lybra, tra Luglio e Dicembre 2013 tra la propria sala prove e le camerette di Roberto Redondi e Gabriele Prada. Masterizzato infine da Giovanni Nebbia, all’ Ithil World Recording Studio di Imperia.