Ravenna Today: Festival di Sanremo? Sembra il Mei di Faenza
E’ il Festival di Sanremo, ma sembra il Mei di Faenza
E’ del tutto evidente che il Mei di Faenza nato da una felice intuizione a meta’ degli anni ’90 (che costa almeno mille volte meno di Sanremo ma con tanti artisti simili in cartellone, seppure agli inizi di carriera) è il vero e proprio vivaio dei nuovi talenti delle grandi vetrine della nuova musica italiana
Redazione21 Febbraio 2014
Queste due ultime edizioni del Festival di Sanremo hanno confermato la centralità della scena indipendente italiana nel futuro della nuova musica del nostro paese e della centralità del Mei come incubatore delle tante nuove proposte che arrivano poi al grande successo nazionale dopo avere avviato la propria carriera proprio al Mei. Nelle due sere di Sanremo alla finale delle Nuove Proposte di Sanremo sono arrivati Zibba, Diodato, The Niro e Rocco Hunt.
Il primo, Zibba, cantautore ligure, una presenza stabile al Mei fin dalle sue prime edizioni, ha presentato a Milano una decina di anni fa il Mei con i suoi Almalibre, ha scritto canzoni durante il Mei all’Osteria della Sghisa del compianto Valter Dal Pane, tanto da partecipare al progetto del Collettivo Dal Pane, ha vinto il premio Indie Music Like del Mei a Casa Sanremo come l’artista indies piu’ programmato nel mondo delle web radio del circ uito Mei, mentre il secondo, di origine tarantina, ha presentato i suoi lavori al Mei, ed è supportato dalla Etnagigante, etichetta indies di Roy Paci di stanza per dieci anni a Faenza, al Mei, all’Osteria della Sghisa e “guida spirituale” del progetto del Collettivo Dal Pane. Infine, il cantautore romano The Niro, è stato vincitore al Mei di un premio come album d’esordio nel 2007, agli inizi della sua carriera.
Tra le nuove proposte escluse tra i migliori è risultato Filippo Graziani, presente al Mei nel 2010 per lanciare con Pepi Morgia il suo progetto Viaggi e Intemperie, legato alla reinterpretazione dei brani del compianto padre Ivan, e premiato per questo e dal vivo quest’estate al Museo Internazionale delle Ceramiche nel cartellone estivo del Mei, come Zibba l’anno precedente. Inoltre si respira aria delle prime edizioni del Mei Con , tra i Big, artisti come Frankie Hi Nrg, Riccardo Sinigallia, ,Perturbazione, Francesco Sarcina fino a Cristiano De Andre’ presenti a diverse edizioni del Mei. Stessa cosa seppur in maniera lievemente minore accade lo scorso anno quando si vide tra i Big due artisti presenti agli inizi di carriera alle prime edizioni del Mei come gli Almamegretta e i Marta sui Tubi, tra i tanti, mentre tra i giovani c’erano i bravissimi corregionali Blastema, già premiati al Mei alcuni anni fa, ed ancora una cantautrice straordinaria come Erica Mou premiata al Mei già cinque anni fa.
E’ del tutto evidente che il Mei di Faenza nato da una felice intuizione a meta’ degli anni ’90 (che costa almeno mille volte meno di Sanremo ma con tanti artisti simili in cartellone, seppure agli inizi di carriera) è il vero e proprio vivaio dei nuovi talenti delle grandi vetrine della nuova musica italiana come il Festival di Sanremo e il Primo Maggio, solo per citare due grandi kermesse live televisive ed è maturo il tempo per una kermesse di nuove leve della nuova musica italiana indipendente ed emergente in diretta dal Teatro Masini su un canale della Rai durantge il Mei.
E’ venuto il tempo, visto che quest’anno il Mei celebra i 20 anni di attivita’ e si sono celebrati i 50 anni di musica indipendente in Italia, di far fare un salto di qualita’ alla manifestazione puntando come enti territoriali a una forte presenza Rai, a una forte presenza istituzionale e di mercato legato alle istituzioni forti e ai grandi sostenitori dell’innovazione, a una forte presenza straniera e a iniziative durante tutto l’anno che valorizzino sul territorio questa positiva esperienza incrociandola con le altre realta’ culturali per farla diventare una piattaforma di lancio del talento del territorio e del territorio stesso dal punto di vista economico e turistico come già avviene da 20 anni, in maniera ancora piu’ forte e significativa puntando ad una maggiore programmazione e istituzionalizzazione.
Ora forse il tempo anche a livello nazionale, dove a tutti gli operatori nazionali è evidente il ruolo centrale del Mei nella crescita dei nuovi talenti musicali, e dove la manifestazione a livello locale si è confermata come la prima manifestazione turistica del territorio, è maturo per questo salto. Un salto obbligatorio, perche’ oggi la manifestazione per ripresentarsi per celebrare degnamente i suoi 20 anni lo puo’ fare solo presentandosi in modo da dare l’idea di una forte crescita e sviluppo.
Fonte: www.ravennatoday.it