Cà di Malanca, il 25 aprile concerto per la Festa della Liberazione
Il 25 aprile a Cà di Malanca con la cantautrice Frida Neri. Aprono i Devils. Premio Cà di Malanca alla scrittrice Cristina Gherardini per il libro + cd su I Canti delle Mondine di Lavezzola e a Enrico Farnedi per il brano “Vendemmia” . Invasioni digitali a Cà di Malanca
Ecco le Celebrazioni a Ca’ di Malanca
GIOVEDI’ 25 APRILE FESTA DELLA LIBERAZIONE a CA’ DI MALANCA nell’Appennino Tosco-Romagnolo : Ospite la cantautrice Frida Neri.
Apre la band faentina dei Devils
Premio ai Canti delle Mondine di Lavezzola e a Enrico Farnedi – Sostieni con una donazione le attività di Cà di Malanca
Giovedì 25 aprile dopo le commemorazioni celebrative al mattino nella piazze e nelle vie di Faenza e delle città del comprensorio faentino e della provincia ravennate e imolese, si invitano tutti al Ritrovo a Cà di Malanca, Museo Storico della Resistenza riconosciuto dalla Regione Emilia – Romagna e dal Ministero dei Beni Culturali, presieduto da Giordano Sangiorgi, nell’Appennino Tosco-Romagnolo a due passi da Marradi, a partire dalle ore 12 presso il Museo della Resistenza posto sull’Appennino Tosco-Romagnolo, sopra Brisighella, dove si terrà il tradizionale Pranzo del Partigiano, a cura dell’Anpi di Faenza.
Seguirà la cerimonia di consegna del Premio Cà di Malanca per i protagonisti della cultura e della musica che quest’anno si sono distinti per il loro impegno sui temi della Resistenza attraverso la musica e la cultura. Il Premio andra’ quest’anno alla scrittrice Cristina Ghirardini per la pubblicazione del libro + cd con le edizioni Nota di Udine “Noi siamo le canterine antifasciste – I Canti delle Mondine di Lavezzola” (www.nota.it ) e al cantautore cesenate Enrico Farnedi per la canzone “Vendemmia” sul tema della Resistenza, alla presenza del Sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi e del Sindaco di Conselice Maurizio Filippucci. Alle ore 12 ritrovo quindi per tutti a Cà di Malanca, che si raggiunge per la strada che da Faenza porta a Firenze, arrivando a San Martino in Gattara e seguendo per circa 10 chilometri le indicazioni Monte Romano, Croce Daniele e Ca’ di Malanca.
A Ca’ di Malanca come ogni anno non poteva mancare la musica: alle 14 si apre con un ospite di eccezione: cis ara’ la giovane cantautrice Frida Neri, vero e proprio nuovo talento italiano, scelta tra le migliori cantautrici dell’Onda Rosa Indipendente all’ultimo Mei di Faenza, che presenterà il suo progetto musicale “Rom” insieme alle chitarre di Antonio Nasone e alle poesie di Loris Ferri. La giornata sara’aperta dall storica band faentina dei Devils. Per arrivare a Ca’ di Malanca si prosegue per la strada che da Faenza porta a San Martino in Gattara (prima di Marradi) per poi girare a destra (per chi viene da Faenza, a sinistra per chi viene da Marradi) verso Monte Romano/Croce Daniele, Ca’ di Malanca). La manifestazione e’ organizzata dal Centro Residenziale Ca’ di Malanca in collaborazione con il Mei e la Casa della Musica. Come tutti gli anni si festeggia il 25 Aprile a Cà di Malanca. Ecco il programma della giornata: – ore 12:00 Pranzo Resistente a cura dell’ANPI. – ore 13:00 Premio Cà di Malanca per i protagonisti della cultura e della musica a favore della memoria e della resistenza. – ore 14:00 Concerto di Devils, Frida Neri, Enrico Farnedi e altri artisti.
Ulteriori dettagli su: http://anpifaenza.blogspot.com/
http://www.facebook.com/home.php#!/profile.php?id=100001101208067
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LA CANZONE VENDEMMIA DI ENRICO FARNEDI PREMIATA COME MIGLIOR TESTO DELLA NUOVA MUSICA ITALIANA SULLE CANZONI SULLA RESISTENZA: RICEVERA’ IL PREMIO CA’ DI MALANCA IL 25 APRILE AL MUSEO DELLA RESISTENZA DELL’APPENNINO TOSCO-ROMAGNOLO.
Enrico Farnedi è un giovane cantautore cesenate che si sta facendo grandemente apprezzare tra i nuovi esponenti della nuova musica d’autore italiana. Vincitore lo scorso anno del contest “La Musica Libera Libera La Musica” allestito dalla Regione Emilia Romagna insieme al MEI, ha particolarmente colpito un suo brano “Vendemmia”, evocativo, commvente e pieno di sensibilità, sul tema della Resistenza. Un brano che e’ stato letto anche in diverse scuole per la sua particolarità e che ha ricevuto unanimi consensi. Per questo motivo il Museo della Resistenza Cà di Malanca lo premiera’ con la Targa Cà di Malanca per la migliroe canzone sul tema della Resistenza dell’anno, dopo avere premiato negli anni precedenti altri importanti artisti impegnati su tale tema con la musica (gli autori della colonna sonora del film sulla Resistenza di Giorgio Diritti, i Modena CityRamblers e tanti altri). Il Premio sara’ consegnato giovedì 25 aprile a Cà di Malanca insieme al premio che andra’ alla scrittrice Cristina Ghirardini per la pubblicazione dle libro sui Canti delle Mondine di Lavezzola durante la Resistenza.
Per informazioni: 0546/24647 – 349/4461825
A.N.P.I. – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia:0546-28561
Per la giornata del 25 aprile si può fare riferimento al seguente numero:0546-85435 di Ca’ di Malanca
Appello:“Sostieni il Centro Residenziale di Cà di Malanca e le sue importanti Attività durante l’anno: versa la tua Donazione a: COORDINATE BANCARIE IT 71 P 06270 67510 CC0090004016 Cassa di risparmio di Ravenna, agenzia di Brisighella, conto n. 4016 Causale per Museo della Resistenza di Cà di Malanca, affinche’ resti vivo un punto di riferimento tra i piu’ìmportanti della democrazia del nostro territorio” dichiara il Presidente di Cà di Malanca Giordano Sangiorgi, nipote della Famiglia Tozzi che abitava Cà di Malanca durante la Battaglia di Purocielo e ha ospitato i Partigiani in Lotta per la Libertà, oggi insieme a tanti altri tra i volontari che dedicano il loro tempo alla vita del Museo.
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Anche il Museo della Resistenza, che fa parte del Sistema Museale della Provincia di Ravenna, tra le invasioni programmate a livello nazionale
Ormai se ne parla ovunque: nella settimana dal 20 al 28 aprile l’Italia sarà percorsa in lungo e in largo dalle #invasionidigitali (www.invasionidigitali.it) vere e proprie invasioni pacifiche a musei, luoghi storici, siti archeologici e qualunque altro luogo di cultura.
Perché digitali? Perché i partecipanti condivideranno in tempo reale la propria esperienza culturale, con foto su Instagram, tweet, post su Facebook, video su YouTube e pin su Pinterest, il tutto promuovendo e al contempo facendo circolare il nostro patrimonio culturale.
L’idea di ‘invadere’ il Museo della Resistenza e Centro Residenziale Ca’ Malanca di Brisighella è diValentina Ginepri e Chiara Alboni del Coordinamento della Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino che, insieme al Sistema Museale Provinciale e a Claudio Casadio, segretario del museo, hanno anche organizzato l’invasione digitale, grazie al prezioso supporto in loco di Anpi Faenza, che accompagnerà i partecipanti alla scoperta del museo e delle sue raccolte, testimonianza importante della Resistenza nell’Appennino faentino.
Il museo Ca’ Malanca è ospitato infatti dal 1990 in una casa colonica ottocentesca, costruita proprio in quelle zone che furono al centro di aspri scontri tra partigiani e l’esercito tedesco, in particolare durante la Battaglia di Purocielo. Fu in questa stretta valle che nell’ottobre del 1944 quasi 700 uomini della 36ª Brigata Garibaldi affrontarono per tre giorni e tre notti il violento contrattacco tedesco, riuscendo – nonostante le grandi perdite – a ricongiungersi con il contingente alleato. I partigiani morti nella battaglia sono ricordati a Ca’ Malanca con un cippo commemorativo che riporta i loro nomi, le città e le nazioni di origine.
La data dell’invasione, giovedì 25 aprile 2013, non è stata ovviamente scelta a caso: “Invadere pacificamente un luogo simbolo della Resistenza partigiana in Romagna e farlo il giorno della Liberazione – scrivono Chiara e Valentina – ci sembra un ottimo modo per ricordare e far ricordare che la cultura è anche memoria”.
Il 25 aprile di ogni anno, oltretutto, Ca’ Malanca celebra la Liberazione con una grande festa all’insegna della convivialità, della musica, della storia e – non ultimo – delle passeggiate tra i monti, visto che ci sono diversi percorsi escursionistici per raggiungerla, tra cui il suggestivo Sentiero dei Partigiani, che consente di percorrere tutti i luoghi che furono teatro della Battaglia di Purocielo.
Per iscriversi all’Invasione Digitale c’è l’evento su Facebookhttps://www.facebook.com/events/476884892391614 mentre informazioni possono essere richieste via twitter a Chiara Alboni @le9dimattina e Valentina Ginepri @tobiagin, oppure direttamente su Facebook.
Gli hashtag ufficiali per condividere foto, tweet, post sono #invasionidigitali e #camalanca.
Ecco il testo di Vendemmia, il brano vincitore del Premio Cà di Malanca di Enrico Farnedi:
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VENDEMMIA
(testo e musica di Enrico Farnedi – edizioni muscali Brutture Moderne)
Viene su per la salita
che pedala, lei pedala
nel manubrio c’è la sporta con il pane e con le uova
La mia nonna in bicicletta
che pedala, lei pedala
tra i colori dell’autunno che cominciano a sbocciare
coi compagni la sentiamo
che pedala e intanto canta
canta di ciliegie, gonne e occhi neri di carbone
col fucile in spalla
non ti viene voglia di cantare
ma a sentir cantar la nonna ci sediamo ad ascoltare
viene su nel bosco e chiede
quando posso ritornare
ch’è settembre nella vigna l’uva è pronta da vendemmia
ogni notte io mi vedo
pedalare fino a casa
e nel sogno è bello al sole seppellire il mio fucile
ma se torno a casa nonna
poi mi vengono a cercare
e mi legano le mani e non posso più lottare
e mi sparano nel petto
e mi lasciano nel campo
a guardare insù la vite ma non posso far vendemmia
mangia un poco di quell’uva
e il resto lasciala marcire
ci sarà un altro settembre, un’altra vite da innestare
gli scarponi sono larghi
larghi che ci ballo dentro
marcio e penso a casa nostra, nonna io non mi lamento
con la pioggia, con il sole
in mezzo al fango e fra le mosche
la paura nella pancia, pane e bombe nelle tasche
nella tasca c’è la roncola
regalo del mio babbo
la pulisco e tengo il filo a posto così taglia dritto
far l’innesto ci vuol l’occhio
molti anni a far la mano
per sparare e far la guerra serve invece molto meno
scende giù per la discesa
scende senza pedalare
canta forte e un po’ si sente nella voce il suo dolore
nonna dai che la prendiamo indietro
tutta questa terra
e a settembre si farà vendemmia invece della guerra